Le peggiori password del 2013

Mai usare queste password.

Pubblicato in sicurezza | Lascia un commento

Ack tutorial

Ack è un’programma che serve per cercare del testo all’interno di file.

La prima cosa che viene in mente è che fa la stessa cosa di grep, ed infatti è così, ma ack è più orientato allo sviluppatore ovvero fa quello che un programmatore si aspetterebbe.

Se si usa ack in automatico si ha la colorazione dell’output, si evita di cercare nelle directory nascoste .svn, .git ed utilizza le espressioni regolari di perl senza bisogno di specificare parametri aggiuntivi (vedi il mio post su grep).

Ma veniamo al tutoria su Ack

  • installazioneci sono molti modi per installare ack e tutti ben spiegati sul sito originale.
    sotto linux si può procedere con

    cpan App::Ack

    oppure su una distribuzione ubuntu like installando il pacchetto ack-grep con

    sudo apt-get install ack-grep
  • esempiper trovare la sottostringa print in una cartella ricorsivamente
    $>ack print
    Capitolo10/Bookmark.java
     45:            exception.printStackTrace();
    Capitolo10/CustomWorld.java
     48:         exception.printStackTrace();
    Capitolo10/ResourceTest.java
     75:            exception.printStackTrace();
    Capitolo10/SystemInfo.java
     19:         exception.printStackTrace();
    Capitolo10/WebStartCalculator.java
     101:            PrintStream printOut = new PrintStream(out);

    per trovare invece solo la parola print

    $>ack -w print

    oppure

    $>ack '\bprint\b' (usando la sintassi perl)

    per trovare tutti i file java in un progetto

    ack -f --java

    (segue la lista di tutti i file java)

    inoltre mi sono tornate molto utili le opzioni -1 e -m1 che si fermano rispettivamente al primo match su tutto il progetto o su ogni singolo file, molto utile per cercare velocemente se un certo dato è presente su un progetto.

  • configurazione

non c’è bisogno di particolare configurazione ma se si è soliti usare certe opzioni è preferibile creare il file .ackrc e mettere dentro le opzioni preferite. Le mie sono:

–ignore-dir=target (1)
–color (2)
–color-lineno=bright_black (2)
–color-filename=bright_blue (2)
–color-match=bright_red (2)
–sort-files (3)
–smart-case (4)
–follow (5)
–group (6)
–pager=LESS=FSRX less -r (7)

E servono per:

  1. non cercare nelle sottocartelle che si chiamano target
  2. usare certi colori per nomi file, match e testo
  3. ordinare l’output di ack alfabeticamente
  4. usare lo smart case nella ricerca ovvero se ricerco un testo senza maiuscole ack fa una ricerca case insensitive altrimenti ricerca la stringa così com’è
  5. segue i link simbolici
  6. raggruppa per file i match
  7. usa less come pager se l’output è più grande di una pagina

							
Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

Grep potenziato: grep -P e grep -F

Ultimamente mi ritrovo a fare un sacco di grep e ho trovato un paio di cosine che possono tornare utili.

Grep supporta le espressioni regolari. Chi come me è abituato ad usare perl spesso ha difficoltà ad usare le espressioni regolari con grep perchè sono leggermente diverse (per gli addetti ai lavori di default grep utilizza lo standard posix mentre perl usa il suo standard) ebbene se si vogliono usare le espressioni regolari alla maniera perl basta invocare grep con il parametro -P.

quindi

vcrini@satori:~$ echo “33 trentini” | grep -P ‘\d{3}’
vcrini@satori:~$ echo “333 trentini” | grep -P ‘\d{3}’
333

se d’altro canto non dovete usare le espressioni regolari il grep viene velocizzato se lo si usa con l’opzione -F

vcrini@satori:~$ echo “333 trentini” | grep -F 333
333 trentini

su file di diversi gigabyte la differenza si sente quindi consiglio vivamente l’utilizzo di grep -F qualora non serva utilizzare le espressioni regolari.

 

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

Malware via da windows

Quante volte è capitato che un parente, un amico o un nemico abbia chiesto di riparare il suo computer?

4117zhrTI+L._SX342_

Alcune volte la soluzione è negare la propria “prestazione” informatica ma altre volte è impossibile. E per di più per chi, come me, è orientato da parecchi anni ad un sistema operativo non Windows non è affatto cosa banale.

Morale della favola? Qualche giorno fa ho sistemato un pc windows che aveva problemi vari. Solitamente i problemi sono nel 99% dei casi malware, virus e simili.

Con questa breve guida scrivo i programmi che ho utilizzato dietro consiglio di un mio amico che fa questa cosa di mestiere (grazie Ivan) e con cui mi sono trovato bene.

step 1

togliere i malware cattivi: ho usato Combofix.

step 2

togliere i malvare medi invece Malware bytes.

step 3

una bella scansione antivirus. Qui potete usare l’antivirus che preferite io solitamente uso (anzi usavo quando avevo windows) AVG free.

step 4

una bella pulizia dei registri con cc cleaner.

Pubblicato in windows | Lascia un commento

Vagrant

Ultimamente a lavoro sto utilizzando pesantemente Vagrant, un sistema di gestione di macchine virtuali che permette di creare al volo ed installare software sulle macchine virtuali.

E’ una cosa fenomenale perché mi permette di creare in pochi minuti dal niente un ambiente di test in una apposita macchine virtuale

  • in modo automatico e ripetibile
  • non sporcare il sistema operativo che sto usando con librerie strane
  • essendo una macchina virtuale non ho bisogno di usare un particolare sistema operativo
  • posso fare test distruttivi sulla macchina di test tanto volendo la posso ricreare in pochi minuti
  • imparo come si installa una macchina di produzione
  • posso avere un sistema di test che ha la stessa configurazione di una macchina di produzione senza dover condividerla con gli altri sviluppatori (quindi posso farci sopra quello che voglio veramente)
  • è molto divertente (per me che mi piace anche smanettare) da configurare.

Con l’avvento del cloud Vagrant sta acquisendo sempre più importanza e a mio modesto parere è un ottimo modo per introdurre anche nel proprio ambiente di lavoro una metodologia di sviluppo che permette di rendere operativi subito le persone in poco tempo senza rischiare di “spaccare” roba.

il sito ufficiale di Vagrant lo si trova qui ed un tutorial per iniziare qua.

Pubblicato in Uncategorized | Lascia un commento

Minecraft: così ho riscoperto i videogiochi

Quanto è che non scrivevo?

Fammi vedere posted on maggio 14 2011  … oh my god … quasi quattro anni.

Ok si lo ammetto mi ero impigrito: ci vuole tempo a scrivere un blog quindi avevo smesso completamente.

Risultato? Il fuoco sacro dell’informatica rischia di affievolirsi e ho disimparato a scrivere.

Bene ma veniamo adesso al testo del post: Minecraft.

Non so se conoscete Lucca Comics and Games ma da circa tre, quattro anni ogni volta che ci andavo c’erano persone strane (oltre me) vestite così

Come mai costumi "pixellosi"?

Come mai costumi “pixellosi”?

e così

ma anche così

E io mi chiedevo chi fossero fino a l’altro giorno quando leggendo un numero di Linux Journal ho scoperto che il videogioco più giocato nel 2014 era questo fantomatico minecraft che non avevo mai sentito nominare (perché probabilmente sono vecchio).

Ho aperto il mio buon wikipedia è ho scoperto che era un sandbox game tipo Dwarven Fortress. Visto che ho avuto un amore veloce con DF un paio d’anni fa ho anche capito che cosa significasse sandbox game, ovvero un giochino in cui non c’è una linea d’azione ben precisa ma sei TE, giocatore, a decidere cosa fare cercando, ovviamente, di sopravvivere agli eventi.

Quindi mi sono scaricato il mio bel demo (perché il prodotto purtroppo non è open source ma è a pago) e dopo averci giocato per un pochino

a) l’ho comprato

b) ho subito capito di essere di fronte al capolavoro.

Metto subito le mani avanti dicendo che la grafica, per gli standard odierni, è pessima; il gioco è complicatissimo tanto che è obbligatorio leggere tutorial/guardarsi video su youtube per capire come giocare. Quando però si sono afferrate le basi si inizia a godere a pieno di questo stupendo gioco.

Come già detto lo scopo è sopravvivere.

Infatti di giorno è tutto bello: gli animaletti si muovono carini con i loro musini pixellosi e maiali, galline, mucche ti fanno ciao. Puoi andare in giro per deserti, giungle, mari, pianure, montagne alla ricerca dei materiali che ti permettono di costruirti i primi strumenti che servono per creare il tuo primo riparo.

Perché è mai necessario costruirsi un riparo?

Perché c’è la notte. Di notte compaiono i mostri il cui loro unico scopo è frantumarti il cranio e mangiarti il tuo bel cervello, i ragni vogliono iniettarti il veleno e gli scheletri infilarti con le loro terribili frecce.

Quindi, quando scende la notte e non lo sai, sei morto a meno che tu non ti sia scavato un rifugio con la tua pala (costruita con 2 bastoni e una pietra) e nascosto fuori dalla portata dei mostri.

Una volta superata la prima notte ti rendi conto che puoi costruirti una casa di pietra grezza, con una vera e propria porta. Poi magari dopo qualche giorno ti costruisci un cottage con i legni di vario tipo e magari lo circondi con un recinto in modo che nessuno mostro possa penetrare il perimetro. Oppure puoi costruirti una piccozza (2 legni + 3 pietre o se sei figo puoi usare il ferro perché lo hai già trovato in una miniera abbandonata) e andare alla ricerca dell’oro e dei diamanti facendo attenzione a non ritrovarti in un buio dungeon pieno di mostri o di lava. Insomma le possibilità sono infinite ed addirittura puoi costruire dispositivi e trappole: ponti levatoi, ferrovie, circuiti logici. Insomma una cosa pazzesca.

Se solo avessi avuto questo gioco venti anni fa … ci starei ancora giocando.

Insomma non so più che cosa dire solo questo eccovi il teaser

 

Vi consiglio di partire dal sito ufficiale  e seguirvi anche un tutorial su youtube. Io ho trovato l’eccellente ma lunghino How to Survive & Thrive (sono oltre 80 puntate da 20 minuti)

 

 

Pubblicato in videogame | Lascia un commento

Ubuntu 11.04 e unity 2D

Tempo fa ho installato sul mio ebook il nuovo ubuntu 11.04.
La novità  di questo aggiornamento è la nuova interfaccia grafica Unity che avrebbe dovuto mostrarmi meraviglie su meraviglie.
Con mia triste sorpresa, una volta riavviata la macchina dopo l’upgrade di release mi sono imbattuto in un inesorabile messaggio di incompatibilità tra la mia scheda video e compiz e di conseguenza anche con Unity.
Lo stupore si è dipinto sul mio volto (oltre che sul mio monitor) poichè nella release precedente di ubuntu per netbook unity in fase sperimentale era funzionante.
In ogni caso ho cercato di far partire compiz sul mio emachines em350 ma senza successo poichè non ho trovato nessuno che aveva il mio stesso problema con questo modello ed allora mi sono preparato a tornare a utilizzare la vecchia interfaccia di Gnome.
Dopo qualche giorno con qualche ricerca casuale su internet ho scovato una versione di unity che gira senza compiz  nome  in codice Unity 2d.

L’ho installata e l’ho trovata decente.

Ecco come ho fatto:

sudo apt-get install unity-2d-default-settings

dopodichè mi sono sloggato e ho selezionato Unity come sessione dalla finestra di log in di Ubuntu.

Pubblicato in ubuntu 11.04 unity | Lascia un commento

perl powerful renamer

L’altro giorno dovevo rinominare tutti i file che rispondevano ad un certo nome aggiungendo loro un certo suffisso.

Ci sono un sacco di utilities che lo fanno egregiamente ma mi sono divertito a farlo in maniera semplice e geekosa con il buon vecchio perl.

Ecco come ho fatto

perl -e ‘`mv $_ $_-sample` while(<cdr-parser-rufus*.ini>)’

in questo modo ho appeso ‘-sample’ ad ogni file cercato.

Pubblicato in oneliner, perl | Lascia un commento

Vim autocompletamento

Non mi piace usare l’autocompletamento di vim che utilizza il primo nome trovato  sul filesystem quando si apre un file. Ho ovviato con il seguente comando (che ho messo in .vimrc):

set wim=list:longest

In questo modo si ha il comportamento standard che si ha anche con bash.

Pubblicato in editor, vim | Lascia un commento

Come trasformare un vecchio portatile in un player di films

Questo week end mi sono sbizzarrito prendendo un vecchio portatile Sony Vaio 9h2m (il mio primo portatile …) e configurandolo come player di divx per il televisore di casa.
Avrei potuto utilizzare uno di quei lettori DVD/mp4 che si trovano in commercio a pochi euro ma è molto più divertente utilizzare un vecchio ferrovecchio, e poi funziona molto meglio poiché posso tranquillamente  aggiornare i codec se qualcosa non funziona.

Dunque visto che il portatile ha circa 35 giga di hard disk e 512 MB di memoria ho installato l’ultima release di xubuntu 10.4 e l’ho attaccato via ethernet al router che per l’occasione ho spostato dalla camera da letto alla cucina.

Ho configurato gli ip in maniera statica modificando il file /etc/network/interfaces aggiungendo una configurazione statica

auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.1

in cui eth0 è l’interfaccia di rete del mio vaio, 192.168.1.2 è l’indirizzo che gli ho assegnato nella rete domestica (192.168.1.0) in cui il router (gateway) ha l’ip 192.168.1.1.
ho preso tutti i computer di casa e dopo aver copiato la chiave pubblica sull’account principale del laptop con la seguente procedura
scp .ssh/id_rsa.pub gattinux@192.168.1.2:/tmp (gattinux è l’utente con cui accedo al vaio)
ed una volta loggato su 192.168.1.2 (ovvero il portatile vaio)
cat /tmp/id_rsa.pub >> .ssh/authorized_keys
ho associato 192.168.1.2 ad un nome host sotto /etc/hosts per poter accedere più facilmente al vaio.
192.168.1.2 vaio
adesso posso loggarmi senza inserire la password su gattinux@vaio
Adesso si entra nel cuore del problema.
A me garberebbe poter utilizzare vaio come unico punto di accesso per poter vedere i film sul televisore o sui computer di casa senza dover spostare i files da un computer all’altro.
Primo problema i 35 GB del vaio sono un po pochini ecco perchè ho collegato via usb un hard disk esterno da 1,5 Tera. 
Ho poi modificato /etc/fstab in modo da aggiungere la nuova partizione e montarla sotto /mnt
/dev/sdb2       /mnt            ext4    errors=remount-ro 0       0
A questo punto l’enorme spazio è accedibile da qualsiasi utente si colleghi a vaio.
Adesso è possibile: vedere un film dal vaio sul televisore ma io vorrei non dovermi alzare per farlo ed usare un qualsiasi altro laptop di casa per comandare il vaio e dirgli di riprodurre un film.
Facile da fare con la seguente procedura
ssh gattinux@vaio 
export DISPLAY=:0.0  
così l’output di default viene redirezionato sul pc locale cioè sul vaio che è collegato al televisore
mplayer film.avi -mc 0.0001
mplayer è il player che preferisco ma essendo alcuni film ad alta definizione senza l’opzione -mc vedo i film a scatti, con -mc 0.0001 il problema mi si risolve.
Adesso quindi sono in grado di utilizzare un mio laptop come “telecomando” per il televisore scegliendo il film che voglio vedere direttamente dal divano!
Pubblicato in multimedia | 1 commento