Harry Potter ed i doni della morte

La storia è molto ricca ed intrecciata adesso che siamo arrivati alla prima parte del settimo capitolo.
Purtroppo però il film è troppo lungo e non si è rivelata una grande idea di spezzare in due pezzi una storia che ormai comincia ad essere un poco troppo lunga.
Innanzi tutto il ritmo narrativo è moscio, potevano tranquillamente stringere i tempi e concludere con questo film.
I personaggi inoltre sono troppo “grandi”: Harry Potter non sembra assolutamente un diciassettenne ma pare invece un bamboccione trentenne. Stesso problema con tutti i personaggi “giovani”: hanno vent’anni ma dovrebbero dimostrarne 17.
Infine finisce piuttosto a bischero e quello che si evince da questo nuovo capitolo è che si cerca di allungare un poco troppo il fenomeno da botteghino.

Percy Jackson e il ladro di fulmini

Nuova saga fantasy che tutti preannuciano molto simile ad Harry Potter ma in realtà ha pochi punti di contatto se non il fatto che sarò appunto una saga.
L’idea è piuttosto originale e serve per ripassare un pochino del pantheon greco: dei, semidei, meduse, idre, e così via.
Il film è di una banalità che lascia disarmati, una serie di scenari poco sentiti e poco originali rendono questa opera una delle tante, infarcite da effetti speciali, adolescenti in cerca di uno scopo nella loro vita brufolosa e poco altro.
Pessimo.

The lost room


Serie televisiva molto interessante.
Il genere è fantascienza/fantasy ed è ben girata.
La cosa che mi piace è che viene dato risalto alla storia ed alle idee ma non agli effetti speciali. Per ora ho visto solamente la prima puntata e sembra promettere bene. L’idea di fondo è quella di una specie di realtà virtuale ‘tascabile’: una specie di matrix in scatola da cui si possono prelevare oggetti ‘virtuali’ che nel mondo reale divengono oggetti potentissimi.

Neverwas


Film psicologicofantasy, con attoroni del calibro di Nick Nolte, Jessica Lange, Ian Gandalf McKellen, Aaron Eckhart e William Hurt. L’idea di fondo è carina ed è piuttosto originale peccato che però il film non riesca a trasmettere le sensazioni che il povero regista si era prefissato: alla fine la pellicola è pesante, con le sue luci ‘fantasy‘, con la sua colonna sonora pseudo-fantasticomondodiAmelie.
Insomma il film è assolutamente inconcludente.

Excalibur


Proprio l’altro giorno a pranzo mi sono ritrovato a vedere questo capolavoro di Boorman.
Girato ormai molti anni or sono la capacità rappresentativa e narrativa del regista non sente la vecchiaia.
Il film, girato a basso costo, ha molte caratteristiche che lo rendono degno di essere visto.
Le immagini vivissime: le armature lucenti, le battaglie zeppe di sangue e fango, la spada che esce dall’acqua.
La storia complessa e assolutamente ben cadenzata ed intrecciata rendono la visione del film scorrevole e non ci si accorge del tempo che passa.
Infine colpisce molto le capacità precognitive del regista in fatto di attori e infatti compaiono, allora sconosciuti, un giovane Liam Neeson, un lussurioso Gabriel Byrne nel ruolo del babbo di Artù ed infine addirittura un Patrick Stuart non ancora capitano dell’Enterprise.

Dragonlance i draghi dell’autunno


Il cartone è un misto di grafica computerizzata e di disegni tradizionali e narra delle vicende che sono nate intorno ad una famosissima ambientazione per Dungeons and Dragonce: Dragonlance.
Il film di animazione tratta delle vicende che avvengono nel primo dei tre libri della serie.
Fin delle prime scene il cartone animato si presenta male.
L’idea di fondere la grafica computerizzata fatta in maniera piuttosto approssimativa con i disegni a mano stile Master of The Universe cozzano molto tra loro anche perché la decisione è molto arbitraria: i draghi e i dragonici sono computerizzati mentre tutto il resto no.
L’introduzione iniziale rivela troppo svelando subito chi si cela dietro a tutta la vicenda e secondo me questa è una scelta azzardata.
I combattimenti sono fatti un po, per dirla in elfico, a “cazzo di cane” ma ormai mi ci sono abituato anche perché ormai nei film fantasy si usa la maniera di combattere con spade e tra un colpo e l’altro prendersi a ceffoni e a calci come in un film di Bud Spencer. In realtà se durante uno scontro con spade uno ne avesse l’occasione infilerebbe un colpo mortale di lama invece che una sonora sberla ma purtroppo anche nei blasonati film come la trilogia del signore degli anelli si segue questo ‘topos filmico’ e bisogna abituarvisi (ad oggi l’unica eccezione è il film Zatoichi nel quale i combattimenti sono molto reali ma quello è un grande film).
Ancora una nota negativa sui combattimenti.
Gli scontri tra gli eroi della lancia e i “cattivi” sono resi ulteriormente irreali perché i fendenti dei nemici non ammazzano mai ma sono sempre dei teneri colpi di striscio o dei colpi volutamente trattenuti il che ovviamente è una idiozia.
In ogni caso c’è qualche nota positiva nel film.
La storia è abbastanza fedele e il ritmo filmico è sostenuto e non è noioso. Visto la scarsa qualità che riguarda tutta la pellicola bisogna riconoscere la capacità del regista di arrangiarsi con quello che aveva a disposizione. Questa caratteristica riesce a dare un voto “quasi sufficiente” al film che altrimenti sarebbe la solita schifezza fantasy tratta da libri di successo che come al solito deludono i fan.

Eragon

Questo film non mi ispirava più di tanto e l’ho visto solo oggi dopo qualche tempo che era uscito. Nel complesso confermo il giudizio che mi ero fatto: non è originalissimo però mi sento in dovere di puntualizzare che non è neppure fatto malissimo e che ne ho visti di ben peggiori. Proprio oggi mi hanno detto che l’autore del romanzo ha scritto il libro da cui è stato tratto il film a soli 16 anni e quindi ho guardato l’opera con un occhio di riguardo in più.
Un film sufficiente, aspettiamo i prossimi per giudicare meglio