20 sigarette

20 sigarette è un bel film autobiografico che parla dell’attentato di Nasiriyya visto dagli occhi di un giovane aiuto regista che si trovò nel mezzo del tragico evento.

20_sigarette_10--400x300 Ho apprezzato lo stile con cui è girato: asciutto, non retorico e con un buon ritmo.

L’argomento narrato è ovviamente drammatico ma l’autore ha diretto la storia rendendola interessante e non, come ci si potrebbe aspettare, deprimente. 205650359-a84943cd-df04-442b-9a91-18ff7fd8cdb7Non ci sono luoghi comuni e neppure giudizi ed infatti più che un film sembra un documentario senza che però non venga emanata lo stile sobrio e tagliente del regista.

Molto bravo il protagonista ed anche Carolina Crescentini, da me conosciuta per il ruolo strepitoso in Boris.

Insomma una buona visione, interessante ed avvincente.

 

the fighter

E’ un film sul pugilato tratto da una storia vera e che riguarda due fratelli e la loro famiglia sgangherata. The fighter è riuscito bene perché la trama è caratterizzata efficacemente da un insieme di personaggi veri ed originali: basta pensare alla madre ed alle figlie caricature viventi ma credibili. Poi c’è la fidanzata interpretata da una Amy Adams in grado passare dal ruolo della principessa di “come d’incanto” a ruoli ben più drammatici come questo.
Le scene di lotta sul ring sono una parte minima della storia che ci viene mostrata ma non per questo il film ne risente. Insomma il risultato è la rappresentazione di una storia drammatica complessa ed articolata che ne vale la lunga visione.

La vie en rose

E’ un polpettone ma non troppo melenso anche se per poco.
C’è della bravura soprattuto da parte della protagonista interpretata da Marion Cotillard che le ha valso l’oscar come migliore interprete ed è la seconda attrice francese a ottenerlo.
Mi sarei aspettato un film più bello ma nel complesso è una visione discreta.

The Social Network

Sono andato a vederlo con pochissime aspettative ed invece sono rimasto stupito da un eccellente lavoro.
L’argomento è facebook ed è molto difficile da spiegare con le immagini;  grazie ad un racconto a flashback il regista ci racconta sapientemente la storia di una delle più grandi invenzioni sociali dell’umanità.
La cosa bella di questo documentario è che accontenta sia gli appassionati di tecnologia, a cui non risparmia i dettagli tecnici, sia gli “antropologi” poiché motiva le scelte psicologiche che ci sono dietro a questa macchina da 25 miliardi di dollari.
Prima di vedere questo film ritenevo facebook un bel “balocchino”, grazie a “The social network” mi sono reso conto delle sottigliezze e della genialità che ci sta dietro.

Valzer con Vashir


Come si fa a osservare l’orrore della guerra, i corpi gonfi anneriti dalla polvere delle macerie, immobili per sempre e vedere gli insetti che vi strisciano sopra e che vi si annidano.
Valzer con Bashir è un film di animazione che parla di un episodio che nessuno ricorda, neppure il protagonista.
Prima da un sogno poi dalle immagini vivide dei racconti e dalla memoria si fa strada un dubbio che diviene un sospetto e infine prende sempre più corpo.
Come si fa a dire di andare a veder un film straziante come questo che è un gioiello narrativo capace al di là della drammaticità degli eventi di avere ritmo e insieme di essere impalpabile come una visione. Molto particolare è la tecnica di animazione: essenziale forse primitiva ma i movimenti della camera fanno quasi percepire il tremolio di un ipotetico inviato che riprende gli eventi. E la colonna sonora un’importantissima aggiunta che sottolinea il ritmo dei nefandi eventi.
Toccante, splendido.