The Drunken Master


Seguito alla lontana di Drunken Master, nel senso che del film originale viene preso in prestito solamente il fatto che il protagonista è maestro dell’arte di combattimento che da il meglio di se solamente se l’utilizzatore è ubricaco trasformando i barcolii in ottime tecniche di evasione che un attimo dopo sviano le difese dell’avversario divenendo ottime forme di attacco.
Il film è simpatico come tutti i film del mitico Jakie e sopratutto il combattimento finale è degno di nota. Ovviamente è un film di arti marziali non aspettatevi “L’occhio della madre” di fantozziana memoria.

Drunken Master


Uno dei primi film pre anni ottanta con Jackie Chan. I film di arte marziali con Jackie Chan sono formidabili perché malgrado ci siano combattimenti dall’inizio alla fine questi non sfociano mai nella violenza quindi non vi sono morti o menomazioni gravi degli avversari.
Effettivamente questi film assomigliano alle scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill in cui gli avversari sono come “bambocci” che non sanguinano.
Detto questo, tecnicamente questo film è impressionante: decine di grandi atleti /attori si sfidano nei combattimenti più strani che si siano mai visti al cinema.
Veramente divertente per passare quasi due ore sorridendo.

Kung Fu Panda


Molto divertente, davvero divertente. Un film filosofico in cui si impara che “non c’è prezzo per la miticità e neanche per l’attraenza”; anche se è rivolto a un pubblico di piccini il film è molto godereccio anche per gli over trenta come chi scrive.
Consigliato per passare una serata di svago e come scusa per portare i propri bambini al cinema …

La leggenda di Hokuto


La leggenda di Hokuto è la prima di una serie di OAV che narrano le vicende che ruotano intorno all’universo di Ken il guerriero. In Italia intere generazioni sono cresciute con pastasciutta e punti segreti di pressione e quindi non mi sono stupito di trovare un po di gente al cinema a vedere questa ricostruzione della saga dell’eroe delle sette stelle.
Devo dire che è emozionante andare al cinema con la faccia triste e saggia di Ken che ti osserva dall’alto del manifesto come se ti volesse dire “Ho stimolato un punto segreto di pressione tu non lo sai ma sei un uomo morto”.
E poi viene il film che non è affatto male. E’ molto fedele alla serie televisiva (anzi è proprio uguale) anche se è completamente ridisegnato e ogni tanto si vede qualche effetto speciale in computer grafica. La storia è di ampio respiro e narra le gesta che girano intorno a Sauzer il più forte dei guerrieri di Nanto vista dai 3 fratelli di Hokuto: Ken, Raoul e Toki.
Ricorda molto un poema epico: dialoghi molto curati, riprese lente e, quando necessario, lotte all’ultimo sangue.
E’ proprio emozionante.
Ma la cosa più bella è ritrovarsi al cinema e scoprire che è pieno di 35 enni che dapprima si nascondono nel buio della sala e poi si esaltano gridando quando vedono brillare sul grande schermo la “Stella della Morte”.