Seguito del bellissimo “aereo più pazzo del mondo” tiene testa all’originale con le sue battute demenziali e situazioni assurde.
Fa parte dei film che, da bambino, idolatravo e che rivisto da grande ho, in parte, ridimensionato anche se qualche grassa risata è riuscita a strapparmela comunque.
Si sente la mancanza però di Leslie Nielsen.