Centurion


Film insolito in quanto si parla di una legione romana in fuga. Purtroppo però l’andamento generale della pellicola è un po troppo fantasy con combattimenti troppo coreografici e con armi troppo irreali. Un altra pecca è la scelta di attrici splendide che non guasta all’occhio ma mal rappresenta le popolazioni barbariche dell’epoca.
Insomma il film non è male ma è poco curato.

Le 5 giornate

Strano film di Dario Argento che questa volta non è un horror ma ripercuote le vicende delle 5 giornate di Milano.
Tra il cast figura Adriano Celentano non un malvagio attore in questo film che tratta con varie tinte le drammatiche vicende della liberazione della città: si passa da scene comiche quasi grottesche a vicende forti e violente come in un quadro in cui si riconoscono i tocchi di vari artisti e questo è un bene.

Alla fine è stata una visione piacevole e insolita di questo regista conosciuto praticamente solo per il suo gusto “sadico”.

Hidalgo

L’idea di una corsa di cavalli nel deserto con i beduini contro un cowboy è decisamente originale ed il film trae giovamento da una così insolita trama.
Purtroppo però spesso lo stile ha delle cadute di tono a causa del regista che sembra voler allargare il suo pubblico includendo scene extra che non centrano niente con la trama.
Ad esempio qua e là accadono scene da action movie come se Viggo Mortensen abbandonasse il suo lazoo per la frusta di Indiana Jones e si mettesse a salvare principesse e a combattere con malvagi emissari di eroine dark.
Peccato perché in questo modo la storia ne risente anche se la visione nel complesso è piacevole soprattuto grazie all’originalità che rende il cavallo, da cui si prende il titolo, il vero protagonista.

Il discorso del Re

Bel film inglese e di conseguenza recitato in maniera eccelsa.
La storia, apparentemente minimalista, riesce ad accendere la fiamma dell’interesse nello spettatore unicamente grazie ai dialoghi ed alla storia che  sembrerebbe povera (chi se ne frega di un re che balbetta) però è in grado di essere appassionante.
Merito degli attori? Merito del regista. Di entrambe le categorie.

Robin Hood

In questa ultima rivisitazione di Ridley Scott ho gradito molto l’impaginazione storica delle gesta dell’arciere piu’ famoso della cinematografia.
A tutti gli effetti è un prequel delle vicende che portano alla creazione del personaggio che ruba ai ricchi per dare ai poveri.
Mentre il livello è generalmente ottimo in quasi tutto il film alla fine, nella battaglia finale, scade parecchio a causa dei combattimenti poco realistici. Infine nella scena di chiusura le affermazioni finali del re rendono poco credibile il suo voltafaccia.

Changeling

Splendido film impeccabile e profondo, toccante ma fedele agli eventi realmente accaduti.
Gli interpreti sono bravissimi e la stessa Jolie si rivela essere attrice molto valida e non solo bomba sexy. Ottima ed asciutta l’interpretazione di Malkovich.

Questo lavoro di Eastwood è semplicemente un gioiello e conferma la grande statura del regista americano.

Sugata Sanshiro

Questo  il primo film in cui le arti marziali entrano prepotentemente nel cinema grazie alla mano di Akira Kurosawa e l’anno è il 1943, ben 11 anni prima del capolavoro i Sette Samurai.
E’ anche l’opera prima del Maestro in cui, anche se alle prime armi, dimostra come un film propagandistico del periodo bellico possa essere al contempo anche sentito.
E’ un’opera che tratta di un grande campione di Judo, per cui è un film storico, in cui traspare la ricerca della lotta interiore che ogni grande campione marziale deve affrontare in continuazione.

I pirati della Silicon Valley

Qui si narra dell’epopea che ha portato alla creazione dei 2 principali imperi informatici della storia: Microsoft e Apple.
Purtroppo la storia si ferma a metà degli anni 90 per cui la rinascita di Apple non viene trattata ed è un peccato perchè grazie a ipod, iphone e ipad ne è passata di acqua sotto i ponti.
Il maggior pregio di questo film è la somiglianza di Noah Wyle – il dott. Carter! – con Steve Jobs mentre la maggior critica è che non è ben girato.
Intendiamoci da buon informatico io la pellicola l’ho gradita ma sono sicuro che un non addetto ai lavori si annoi parecchio con questo film.
Ed infatti la visione non scorre benissimo e la regia non è niente di speciale.

vincere

Film storico che si incentra sulle vicende della prima amante di Mussolini, presunta madre del primogenito di Benito Mussolini.
Ben fatto, stenta però ad affermarsi nel mio cuoricino per l’eccessivo soffermarsi sul personaggio della Mezzogiorno, sfigurata dall’isterismo e dalla quasi follia che la pervade.
Per finire Filippo Timi non è assolutamente somigliante a il Duce anche se è un bravissimo attore.

I compari

Bel film di Altman: un inconsueto western in cui viene sbattuta in faccia la triste realtà della mitizzata epoca della colonizzazione dell’America.
Ci sono pistoleri, killer ma miscelati con sapienza e realismo storico. Il filo conduttore è la creazione di un piccolo paese, asse su asse, tugurio su tugurio, bordello su bordello.
Tutto questo è tenuto insieme da un ex pistolero, un bravissimo Warren Beatty, non un pistolero alla Clint Eastwood senza paura ed infallibile, ma con le sue paure e le sue insicurezze.
Insomma un gran bel film.