Tra le nuvole

Storia insolita, sopra le righe oltre che le nuvole, rivisitazione  del tema della solitudine visitata con un pizzico di ironia.
Malgrado verso metà possa avere un andamento “stanco” sul finale il film da del suo meglio con un bellissimo monologo sulla vita.

Soul kitchen

Sgangherato e molto caotico questo film è un’accozzaglia di eventi miscelati tutti insieme come in una ricetta ricercata con il risultato di produrre una pietanza che sfama la pancia e pure l’anima.
Il film è molto dinamico con molte trame secondarie che si intrecciano dando sfogo ad eventi tragicomici e divertenti.

Mine Vaganti

Più leggero del drammaticissimo un giorno perfetto questa volta si riesce a tirare un sospiro di sollievo.
Il film è piacevole, si tratta di uno dei temi ricorrenti nelle pellicole di Ozpeteck e si riesce anche a sorridere malgrado non si sia di fronte ad una commedia.
In alcuni punti c’è anche un tentativo di nobilitare l’opera con qualche idea  presa in prestito da altri registi: nella scena finale che ovviamente non racconterò, si trae a piene mani dalla magnifica scena finale della Meglio Gioventù in cui l’interprete suicida ricompare improvvisamente come un fantasma ed avvicina i due amanti suggellando il loro amore con un abbraccio. Un altro punto in cui si prende a prestito è sempre nella scena finale in cui si imita lo stile di Federico Fellini e la sua propensione al “balletto di fine storia”.
Non fraintendetemi comunque consiglio caldamente la visione è un bel risultato questo film e si rischia anche di ridere.

Funeral party

Commedia inglese divertente ma non troppo a causa del fatto che alcuni personaggi sono troppo esagerati ed irreali.
E’ un peccato perchè all’inizio promette  bene ma dopo circa una mezzoretta si intuisce che alcuni personaggi sono”riempitivi” ed alcune gag un po troppo grossolane.

Ricatto d’amore

Film d’amore (ma va?) ma non malvagio perchè fino (quasi) alla fine riesce a non scadere nel melenso.

La storia è simpatica e segue il canovaccio della commedia degli inganni; ogni tanto c’è qualche americanata ma si lascia vedere ed, escluso i vari “pistolotti”, è un film sufficiente che permette di passare un po di tempo in compagnia della fidanzata e placarla così potrete portarla a vedere Avatar al cinema.

Gli onorevoli

E’ un classico questo film a episodi portati avanti  contemporaneamente dal grande Sergio Corbucci.
Il tema fondamentale è la politica con personaggi grottesci e molto riusciti.
La prima cosa che risalta è l’episodio di Totò in cui impersona Antonio la Trippa (votaantonio-votaantonio -votaantonio … chi non lo conosce) ma non è male neppure l’episodio dell’onorevole del MSI impersonato da De Filippo.
Nel complesso uno spaccato tragicomico della mentalità politica e quindi del popolo italiano. E la cosa inquietante è che dopo quasi cinquant’anni i personaggi sono sinistramente al passo con i nostri tempi (è proprio vero che cambia il mondo grazie al progresso scientifico ma non le persone che più e meno sono uguali dai tempi dell’antica Roma).

Julie & Julia

Pellicola che sfrutta il filone “gastronomico” narrando in due contesti temporanei differenti.
E’ difficile valutare obiettivamente questo film in quanto la prima parte è veramente ben fatta contro una seconda parte scontata e banale.
Nel complesso il film è ben recitato (e c’è anche una deliziosa Amy Adams di come d’incanto oltre ovviamente alla diva Meryl Streep) ma si perde nell’inutile sentimentalismo verso la fine mentre invece avrebbe potuto essere veramente un bel film.

La prima cosa bella

Ottima prova per Paolo Virzì che con ques’ultimo e Tutta la vita d’avanti pare aver ritrovato la bravura dei tempi di Ovosodo.
E “La prima cosa bella” è proprio una pellicola ben riuscita con attori veramente bravi tra cui lo stesso Paolo Ruffini del nido del cuculo (non avrei mai pensato che mi avrebbe quasi fatto commuovere).
Con una storia ben strutturata che parte in sordina e poi verso la fine acquista parecchio spessore questo film colpisce per l’evoluzione che hanno tutti i suoi protagonisti con le debolezze che sono anche punti di forza.
Grande film.

Mambo italiano

Commedia in cui si rappresenta con simpatia e con stile leggero l’argomento omossessualità.
Il film è diretto in modo piuttosto rozza ma nel corso della storia si viene a creare una trama simpatica e in alcuni punti quasi di un certo spessore. Molto carina  è la battuta finale in cui la maldicenza della comunità italiana cui fanno parte i protagonisti investe non l’orientamento sessuale del convivente ma la sua estraneità alla discendenza italica.

Zombieland

Zombieland ha un inizio veramente spumeggiante: brillante, intelligente e molto dinamico con trovate molto carine nel filone zombesco quanto mai sfruttato negli ultimi anni.  Dopo la prima parte purtroppo diviene noiosetto, come se non si sapesse dove andare a parare – il che effettivamente in un film di zombie è proprio così: essendo tutta l’umanita’ transformata in morti che camminano è difficoltoso trovare un finale “adeguato” che non si riduca in una fuga di massa da un folla cannibale non morta.  Degno di nota è il piccolo ruolo di Bill Murray nel ruolo di se stesso: simpatico ed autoironico.