Paranormal Activity

Come possa un film del genere trovare fondi per essere distruibuito nelle sale è un mistero.
Girato in presa diretta vuole scimmiotare il genere del finto film amatoriale e ci riesce in pieno visto che è veramente demenziale: una serie di scene riprese di notte con qualche passo, scricchiolio, tonfo … e di giorno i protagonisti non fanno altro che essere spaventati.
La storia, tra l’altro, è praticamente inesistente e il finale è una “tavanata galattica”. Insomma, scegliete pure un altro modo di passare una serata.

L’urlo di cheng sconvolge anche l’occidente

Malgrado la trama sia solo una scusa per una serie di scaramucce più o meno gravi nel centro di Roma, ove si svolgono gli eventi,  in questo film si nota una certa propensione di Bruce Lee alla recitazione con molte trovate carine che rendono la pellicola simpatica.
I combattimenti sono inverosimili ma la tecnica del suo protagonista appare convincente anche in confronto ai film di arti marziali che vengono girati ai giorni nostri: questa qualità insieme alla “simpatia” di Bruce anche quando non fa il cattivo rende comprensibile il successo che hanno suscitato i suoi pochi film di cui è stato l’interprete.
La scena maestra è ovviamente il combattimento contro Chuck Norris dentro il colosseo inframezzato da un montaggio che mostra un cucciolo di gatto che, giocando, sembra scimmiottare i due campioni.
La leggenda dica che Chuck Norris abbia usato una controfigura perché nessuno ammazza Chuck Norris, nessuno …

tzameti

Film piuttosto di “nicchia” un poco minimalista e un poco noir. E’ ben girato ma la storia, soprattuto il finale è abbastanza prevedibile mentre il “cuore” della trama è molto forzato.
Ritengo gli americani più bravi a girare questo genere di film.

Police story 3

Film sgangherato e simpatico con il buon vecchio Jackie in veste di poliziotto infiltrato.
Movimentato e sempre pieno di mirabolanti combattimenti in scenari improbabili rendono questa pellicola divertente e sempre originale. Per essere un film di arti marziali, ovviamente.

Inception

Preparato ad un film considerato buono ma non eccezionale mi sono immerso nell’ultimo lavoro di Nolan, regista di Memento e Il cavaliere oscuro.
Il risultato è stato superiore alle aspettative e mi sono trovato catapultato in una trama complessa e altamente affascinante.
Ho passato due ore e venti immerso nelle suggestive fantasie oniriche dei protagonisti teso nel seguire l’originalissima trama che non scade mai nel “cervellotico” ed alla fine ho ripensato all’intreccio per giorni, ragionando sulle parti non chiare senza trovare mai punti deboli o esagerazioni.
E’ un piacere quando un film mi colpisce a tal punto da non lasciarmi solo dopo la sua visione e Inception mi terrà compagnia, spero, ancora per un poco …

L’ultimo uomo sulla terra

Come promesso ecco la recensione del primo film tratto da “Io sono leggenda”.
Non è una trasposizione malvagia e neppure l’intreccio e male considerando che rendere una storia così ‘particolare’ è molto complesso visto che c’è un solo protagonista e tutti gli altri sono “mostri”.
Vincent Price è a suo agio in un ruolo in cui, una volta tanto, è l’eroe buono e non il cattivo perverso. Il finale è un poco sbrigativo ma sicuramente nel complesso è molto meglio delle successive 2 pellicole che sono state girate:

Occhi bianchi sul pianeta terra

e

Io sono leggenda

Somewhere

Questo è uno dei più insignificanti che abbia visto negli ultimi anni e la cosa che mi fa ancora più arrabbiare è che si vede che la regista, Sofia Coppola, sarebbe anche capace.
Se lo volesse.
Quello che viene fuori è un film di maniera, incomprensibile e noioso. A parer mio la regista rende non chiaro il messaggio perché non ha ben chiaro cosa vuole descrivere e si occulta dietro il “messaggio nascosto” per sembrare chic di fronte al suo pubblico.
La cosa che mi ha dato più fastidio è un artifizio tramite il quale spesso compare un microfono direttamente nel campo visivo della cinepresa forse per rendere più labile il confine tra la vita del protagonista che è un divo del cinema e il girare il film stesso.
Una cosa intellettualoide e semplicemente odiosa.
Insomma sconsiglio vivamente la visione, molto meglio puntare in basso e vedersi una pellicola più godibile.

Resident Evil 4

Da un film tratto da un videogame si sta delineando una storia non eccelsa ma indipendente dalla “cartuccia”.
In questo quarto capitolo ormai la terra è capitolata però grazie alle gesta delle protagoniste (molto bellocce, come potete vedere) si continua a cercare una via di fuga dall’inferno in terra.

Questa pellicola è presentata con la tecnologia 3D che a parer mio è una invenzione un pochetto farlocca: dopo pochi istanti gli occhiali iniziano a pesare, il 3D percepito è veramente scarsetto, a malapena un pochino più “profondo” del classico 2D ed alcune cose – come i sottotitoli – si mettono male a fuoco.
Comunque a prescindere dal 3D ciofeca il film si può vedere, ma dovete essere veramente appassionati di zombi, l’intreccio è piuttosto confuso ma è una visione simpatica sopratutto se in compagnia di amici.

Si può fare


Apprezzo molto di questo film che si cerchi, una volta tanto, di raccontare una storia diversa dal solito con un’ omaggio al mondo del volontariato e dell’attivismo sociale.

Il racconto è una fiaba  senza un chiaro lieto fine ed è molto piacevole da vedere.
Un bravissimo Claudio Bisio in versione sindacalista rende il film simpatico ed originale.