La foresta dei pugnali volanti

Il tocco del grande cineasta Zang Yimou nobilita questo film che a prima vista sembra appartenere al filone del cinema di arti marziali ma in realtà sembra la trasposizione cinematografica di un’opera teatrale.
E’ molto interiore il dramma che consuma i suoi protagonisti, tra un combattimento e l’altro ed alla fine forse la pellicola risolta troppo lenta; ma si apprezza lo sforzo di nobilitare un genere considerato solo di intrattenimento e di lieve leggerezza.

Il segreto dei suoi occhi

E’ molto particolare l’oscar 2010 come miglior film straniero. E’ molto interiore ed insolito perchè parte come un noir e piano piano prende una svolta totalmente diversa poichè esplora i sentimenti.
Il tema principale è il rimpianto e le cose non dette, le cose che avrebbero potuto essere e non sono state.
Splendidi sono gli attori melanconici e molto espressivi ed anche se la storia in qualche punto perde di tono il film mantiene un forte contenuto emotivo legando lo spettatore allo scorrere della pellicola.

La nostra vita

Film molto duro che ha fatto temere il peggio minuto dopo minuto. Datemi una pellicola con mostri, massacri e teste mozzate non batto un ciglio; datemi un film “vero” che parla di gente normale che in un batter d’occhio può vedere la propria vita stravolta dalle vicende personali in cui si trova, suo malgrado, a dover affrontare ed ho molti più problemi ad assistere alla sua visione.
L’ultimo film di Lucchetti che ha valso un premio prestigioso ad Elio Germano come miglior attore è una di queste storie ben girate, forse un po troppo esagerate ma che sono ben costruite.
Una particolare complimento a Raoul Bova che fa un ruolo, piccolo ma intenso.

9

Lungometraggio di animazione computerizzata, ineccepibile dal punto di vista tecnico e godibile, ma non troppo, dal punto di vista della storia.
Infatti mentre è uno spettacolo per l’ambientazione, la realizzazione e la scelta delle riprese la trama è un pochetto tirata via senza una grande motivazione per dare il via agli eventi.
Innanzi tutto malgrado un buon quarto d’ora la storia prende il via con una azione del protagonista che oserei definire proprio una “coglionata”, nessuno avrebbe fatto un gesto tale e quindi la storia avrebbe potuto tranquillamente finire dopo un quindici minuti.
Secondo la trama si regge poco, e il motivo finale per utilizzare l’elemento “risolutore” è proprio gratuito e poco “naturale”.

Revolutionary Road

Questa storia è originale e presentata in maniera molto efficace: si parla di cose quotidiane, non di grandi temi ma di problematiche legate alla vita e da cosa ci si aspetta da essa.
E’ un tema complesso e viene presentato in modo maturo dal regista di “American Beauty” con ottimi attori ormai giunti all’apice della loro carriera e delle loro capacità professionali: Kate Winslet e Leonardo Di Caprio. Sono ben lontani gli anni dei loro esordi da romanticismo giovanile in “Titanic”…

Missipi Burning

Una grande pellicola che non avevo avuto ancora l’occasione di gustare e che colpisce molto.
La lista degli “attoroni” che hanno preso parte a questo lavoro di Alan Parker è molto lunga e comprende anche un sacco di volti noti come caratteristi in moltissimi film (c’è anche in un piccolo ruolo l’enigmista di Saw!).
Questa bella opera è sia un bel documentario ma anche un film godibile con la sua giusta dose di “rivincita” finale che in un film così duro tira su il morale dello spettatore.

Mine Vaganti

Più leggero del drammaticissimo un giorno perfetto questa volta si riesce a tirare un sospiro di sollievo.
Il film è piacevole, si tratta di uno dei temi ricorrenti nelle pellicole di Ozpeteck e si riesce anche a sorridere malgrado non si sia di fronte ad una commedia.
In alcuni punti c’è anche un tentativo di nobilitare l’opera con qualche idea  presa in prestito da altri registi: nella scena finale che ovviamente non racconterò, si trae a piene mani dalla magnifica scena finale della Meglio Gioventù in cui l’interprete suicida ricompare improvvisamente come un fantasma ed avvicina i due amanti suggellando il loro amore con un abbraccio. Un altro punto in cui si prende a prestito è sempre nella scena finale in cui si imita lo stile di Federico Fellini e la sua propensione al “balletto di fine storia”.
Non fraintendetemi comunque consiglio caldamente la visione è un bel risultato questo film e si rischia anche di ridere.

The reader

E’ una storia molto particolare, drammatica che porta lo spettatore dalla parte di coloro che hanno sbagliato.
E’ una storia d’amore tra due persone diverse, di età diversa, di idee diverse.
Un film intenso e divinamente recitato.

Water

Film sulla condizione della donne vedove in India nel 1938.
La particolarità sta nel fatto che queste donne spesso sono molto giovani, delle bambine perchè da quelle parti si è promesse spose fin dalla più tenera età.
La pellicola è ben fatta anche se così lontana dalla nostra mentalità da sembrare  un poco artificiosa.
Molto belle sono le immagini del film in cui il Gange è fa parte del casting degli attori del film da quanto è presente nella “storia”.

Katyn

Ricostruito in modo esemplare il massacro di Katyn perpretato nel 1940 dai sovietici ed attribuito ai nazisti. I sovietici hanno poi negato l’eccidio dei 22000 ufficiali polacchi fino al 1990.
In questa terribile pellicola si racconta alternativamente dal punto di vista delle vittime e dei loro familiari: le lettere dai campi di prigionia, gli annunci dei ritrovamenti di oggetti personali ritrovati nelle fosse e l’incertezza durata anni.
Il film è girato senza toni accusatori, in modo diretto mostrando gli eventi in maniera semplice senza alcuna rielaborazione e per questo la cronaca che ne scaturisce è addirittura terrificante.
Una testimonianza necessaria affinchè tutti i crimini più efferati contro l’umanità non vadano dimenticati.
E’ un crescendo continuo di emozioni con il finale in cui lo spettatore rimane prima dei titoli di coda per circa un minuto nel buio del film senza immagine, ma nel suo cuore anche lui è sepolto in una fossa per venire cancellato dal sole.