Fido

Durante la metà degli anni 50 una piccola città è ciò che rimane della civiltà americana devastata dai morti che hanno iniziato a ritornare in seguito all’utilizzo di certe armi militari. Questa volta però la tecnologia ha fatto un passo avanti ed è stato creato un “collare” che serve a riempire i cervelli vuoti degli zombies con fedeltà verso gli umani.

In questo film ironico ecco che diviene un “must” avere uno zombie-domestico che accompagni il cane a passeggio, che serva il pranzo anche se, camminando male, fa cadere il gustoso arrosto domenicale e a partire da questo spunto si crea una storia grottesca ma al contempo gustosamente divertente ed originale.
Tutto basato su una famigliola che si ritrova un domestico zombie servizievole che diviene il miglior amico del bimbo e che piano piano inizia ad avere un ruolo più importante. Non sarà un gran film però è sicuramente affascinante e poi tra gli attori c’è trinity di Matrix!

Automaton Transfusion

Ennesimo film di zombi questa volta nella versione “che corrono”. Chi segue questo blog sa che un morto vivente vero deve camminare lentamente e non fare gli sprint come in questo ennesima rivisitazione del tema.
Oltre ad essere pieno di corse capita a  questo film di essere pure  una vera schifezza perché non aggiunge niente di nuovo al filone che oramai è sfruttatissimo.
La storia è sempre la solita: dal nulla orde di non morti con protagonisti accerchiati che cercano di trovare scampo ma ogni volta hanno dei bei grattacapi.
Questo, in più, finisce a metà perché volevano pure fare il seguito di sto troiaio.
E  l’hanno fatto ma sicuramente nessuno mai leggerà una mia recensione a riguardo.

Dead Snow

Dire che un film che parla di zombi nazisti nei ghiacci scandinavi sia un buon film è eccessivo però dead snow è simpatico e poi come ho già detto altre volte a me i morti viventi sono stati sempre simpatici.
La cosa che più colpisce in questo film è il contrasto tra i cadaveri anneriti dei nazisti non morti e il bianco candore della neve: la cosa crea un contrasto che ha un qualcosa di mistico.
Insomma non malvagissimo.

The Walking Dead

Finalmente hanno fatto anche una serie televisiva sui morti viventi, perchè io come sapete sono un grande fan del genere.
I morti viventi mi hanno sempre terrorizzato.
In queste sei puntate di morti che camminano ce ne sono a bizzeffe ed anche se appartengono alla categoria dei “dead men running” invece che i “dead men walking” – che io preferisco perchè li trovo più inquietanti – la serie è dignitosa anche se ha qualche tendenza al beautiful.
La trama  è  banale e copia alla grande da 28 giorni dopo con un pizzico di alba dei morti viventi ed un finale alla resident evil.
Comunque pur sempre dignitoso è.

Diary of the dead

Ultima fatica del grande George A. Romero.
La vicenda è girata in presa diretta (alla “Streghe di Blair” per intenderci) e cerca di dare una visione ‘zombesca‘ questa volta in tempo diretto.
Purtroppo questa pellicola è scarsa, terribilmente scarsa.
Questi sono i punti deboli

  • la storia sa di “già visto”
  • il ritmo del film è molto forzato: ogni 10 minuti c’è uno zombi che fa fuori uno dei protagonisti
  • film prevedibile e di conseguenza noioso: nelle vicende non esiste uno, dico uno, elemento originale (i soliti zombi che creano scompiglio all’inizio del film, il solito gruppetto che cerca di fuggire in macchina per nascondesi ed i soliti militari stupidi)

Se il regista non fosse stato Romero avrei detto che era uno dei tanti film sugli zombie.
Essendo un film di colui che ha creato il genere la cosa è ben più grave e mi viene da definire la pellicola come ignobile.
Grave macchia per il grande maestro, grave macchia …

The return of the living dead


Vecchio film sugli zombi stile horror-demenziale: niente a che vedere con i classici di Romero ma ‘The return of the living dead‘ non è troppo malvagio e si lascia guardare.
E’ un horror senza molte pretese: per teenager con sexy fanciulle succinte che si ‘azzombano‘ e del buon sano gore splatter un must che non può mancare nella nostra filmografia da buoni vecchi desensibilizzati spettatori.

Dead Set

Sono molto di parte quando parliamo di morti che camminano: io adoro i film di zombie e infatti Dead Set mi è piaciuto parecchio soprattutto perché parla dell’argomento da un’angolazione decisamente originale.
La mini serie è ben girata (infatti me la sono vista praticamente tutta d’un fiato) e si lascia vedere: chiariamoci subito per i non appassionati del genere è un classico film dell’orrore ma niente di più.
Se vi piace il genere splatter (soprattuto nell’ultima puntata) non potete perderlo.
Stranamente consiglio la visione anche a chi considera il pubblico dei reality show alla stregua di marionette che non riescono a pensare con la loro testa.
Chissà perché