
Pane e tulipani è un bel film italiano di qualche anno fa.
E’ una storia lieve quasi narrata sottovoce in cui si racconta una vicenda piuttosto inverosimile ma resa credibile da un bravo regista. C’è un grande Bruno Ganz alza molto il livello qualitativo della vicenda.
Un film da vedere per chi piace sognare ad occhi aperti
The lost room

Serie televisiva molto interessante.
Il genere è fantascienza/fantasy ed è ben girata.
La cosa che mi piace è che viene dato risalto alla storia ed alle idee ma non agli effetti speciali. Per ora ho visto solamente la prima puntata e sembra promettere bene. L’idea di fondo è quella di una specie di realtà virtuale ‘tascabile’: una specie di matrix in scatola da cui si possono prelevare oggetti ‘virtuali’ che nel mondo reale divengono oggetti potentissimi.
Neverwas

Film psicologico–fantasy, con attoroni del calibro di Nick Nolte, Jessica Lange, Ian Gandalf McKellen, Aaron Eckhart e William Hurt. L’idea di fondo è carina ed è piuttosto originale peccato che però il film non riesca a trasmettere le sensazioni che il povero regista si era prefissato: alla fine la pellicola è pesante, con le sue luci ‘fantasy‘, con la sua colonna sonora pseudo-fantasticomondodiAmelie.
Insomma il film è assolutamente inconcludente.
The it crowd

Mini serie inglese che parla delle vicende di un paio di addetti all’information technology diretti da una “babbana” dei computer. La serie, visto l’argomento, è molto originale e se non ho capito male (infatti mi sto vedendo la serie in lingua originale) molto carina. Consiglio vivamente la visione anche perché è veramente breve: tre stagioni con 6 puntate ciascuna per un totale di soli 18 episodi (per ora). Favolosa la sigla iniziale che potete gustarvi anche qua.
P.S. le puntate si trovano in streaming online!
Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan

Secondo capitolo della serie, piuttosto carino, sempre con l’ispettore più duro che ci sia (al cinema naturalmente).
Essendo ancora agli inizi della serie l’episodio è godibile e tiene lo spettatore attento allo svolgersi degli eventi con colpo di scena finale più o meno inaspettato.
Tra i vari capitoli della serie questo è quello con meno frasi ad effetto. Un peccato.
Cielo di piombo ispettore Callaghan

Altro capitolo della serie e per quanto mi possa piacere Clint Eastwood il film è piuttosto banale e prevedibile.
Le vicende non sono niente di che e, anche se le massime del mitico ispettore sono sempre piene di saggezza da uomo duro, la pellicola non rende la gloria che si meriterebbe un film con l’ex pistolero senza nome.
Guardatelo se anche voi siete dei fan del protagonista
Coraggio fatti ammazzare

Chi non ha mai sognato di avere la risposta giusta al momento giusto? E chi è l’ispettore che ha sempre la risposta più giusta, pronta?
Facile: l’uomo che ha soltanto due espressioni (con il cappello e senza il cappello) ovvero l’ispettore Callaghan in questo film diretto da se stesso.
Nel 4° film della serie Clint Eastwood è nuovamente nei panni dell’ispettore più ganzo che ci sia: un fuoriclasse e per questo spesso fuori dalle leggi ma con un altissimo senso della giustizia.
In Coraggio fatti ammazzare è per l’unica volta il regista di un episodio dell’ispettore Callahan (così chiamato nell’originale) ed il film, anche se godibile, è piuttosto “classico”. Ma è proprio grazie a questi film che vedendo “Gran Torino” ci si rende conto come con il passare del tempo il ‘rozzo’ ispettore divenga saggio ed illuminato.
Ponyo

Film d’animazione dell’abilissimo Miyazaki, l’autore di Conan il ragazzo del futuro ma anche d Lupin per intenderci.
Il cartone è un cartone rivolto ad un pubblico molto giovane ma non per questo il film è da classificarsi come una “bambinata”. Come al solito nelle opere di Miyazaki ciò che conta sono i colori e le emozioni che un film riesce a dare e anche questa volta, malgrado la trama sia molto lineare, il film rapisce lo spettatore con una serie di immagini molto suggestive.
La scena della tempesta in cui le onde prendono la forma di grandi pesci o la scena della calma in cui il mare raggiunge la soglia della casa sulla scogliera sono scene quasi “oniriche” e forse per questo sono anche molto originali e indimenticabili.
Insomma una visione di un cartone sicuramente al di fuori dei classici canoni.
Diary of the dead
Ultima fatica del grande George A. Romero.
La vicenda è girata in presa diretta (alla “Streghe di Blair” per intenderci) e cerca di dare una visione ‘zombesca‘ questa volta in tempo diretto.
Purtroppo questa pellicola è scarsa, terribilmente scarsa.
Questi sono i punti deboli
- la storia sa di “già visto”
- il ritmo del film è molto forzato: ogni 10 minuti c’è uno zombi che fa fuori uno dei protagonisti
- film prevedibile e di conseguenza noioso: nelle vicende non esiste uno, dico uno, elemento originale (i soliti zombi che creano scompiglio all’inizio del film, il solito gruppetto che cerca di fuggire in macchina per nascondesi ed i soliti militari stupidi)
Se il regista non fosse stato Romero avrei detto che era uno dei tanti film sugli zombie.
Essendo un film di colui che ha creato il genere la cosa è ben più grave e mi viene da definire la pellicola come ignobile.
Grave macchia per il grande maestro, grave macchia …
Burn after reading

I fratelli Coen sono dei registi veramente originali come del resto è questo film.
E’ difficile cercare di ricostruire la trama di questo film e di capire il “motivo” che porta allo svolgersi delle azioni che compiono i vari personaggi.
Il film sembra presentarsi come una commedia e anche quando le vicende divengono molto “dark” lo stile lieve sembra cozzare con l’evidenza dei fatti.
Gli attori, i grandi attori, di questo film sono bravissimi.
In questo film Brad Pitt, nel ruolo del pirla, è veramente grandioso perché piuttosto inedito.