Il volo numero 13

linbinCon questo post cerco di tornare ad usare il mio vecchio blog che adoperavo per aggiornare le mie sessioni di gioco di ruolo.

La scusa per iniziare è una nuova campagna Super con un solo giocatore che sto provando via roll20.

Gli eventi iniziano quando Lin Bin cittadina di Pyongyang Nord Corea scopre di avere delle capacità latenti che la rendono in grado di influenzare le emozioni degli altri. Grazie a questa abilità riuscirà a salvare l’amico Youra oggetto di esperimenti sull’esplorazione delle potenzialità umane ed a inimicarsi il Dipartimento per la Sicurezza di Stato (SSD), il servizio segreto della Nord Corea.

Durante la sua prima avventura Lin si accorge che in casi di grave pericolo può estremizzare i suoi poteri prendendo il controllo totale delle persone, muovendole come burattini. Potere che ha usato per forzare un agente del SSD giù dalla finestra del suo appartamento.

Non solo, il suo potere è in grado di rendere apparente il suo “amico immaginario” una pantera nera che può evocare a piacere ma che è legata strettamente a Lin se l’enorme Kumi dovesse morire anche la sua padrone lo seguirebbe nell’oblio.

panther

Kumi che ti guarda di traverso

In seguito alle sue gesta Lin decide di lasciare l’oppressivo regime di  Kim Jong-Un  e clandestinamente riesce a superare il confine, operazione che la mette in contatto con l’americana naturalizzata Natasha Hin che si fa chiamare Madama Silenziosa.

La fuga avviene non senza stress in quanto Lin è costretta a “toccare” le menti dei militari di confine per evitare che alcuni missili coreani superficie-superficie raggiungano la loro autovettura.

Nascosta in Corea del Sud riesce a prendere fiato per qualche settimana nell’ambasciata Americana aspettando un volo che la porti in america, come agente stipendiato americano.

Purtroppo le cose non sempre vanno come ci si aspetta e il volo 13 che avrebbe dovuto portare Lin da Seul ad Austin viene preso di mira da strani oggetti volanti che dirottano il volo in una ricostruzione della città di Austin, da qualche parte, nell’universo.

Tutte queste cose Lin le scopre grazie ad un Osmid una creatura usata dalla razza dei rapitori per la sua peculiarità di cambiare forma se soggetta a stimolazioni meccaniche (vedi la voce di wikipedia tortura) e quindi in grado di creare pseudo-umani da usare nella ricostruzione della città terrestre dopo averli controllati mentalmente, ovviamente.

Una volta atterrata con un volo di emergenza nell’aeroporto pseudo-americano Lin, una hostess spaventatissima, una donna che vagava con un’arma automatico di grosso calibro bofonchiando parole senza senso, una suora medico su sedia a rotelle e la pilota amatoriale Jackline incontrano una serie di creature simili agli uccelli che svolazzano davanti alle uscite dell’aeroporto. Grazie alla prontezza di Lin che usa la grossa pistola prontamente presa in custodia dalla sua inquietante proprietaria (che non ricorda chi è figuriamoci se si ricorda come mai ha una pistola Callaghan style) uno di questi uccelli viene ferito, ma è grazie ad una evocazione tempestiva di Kumi  che viene allontanato.

Dopo poco c’è il già citato incontro con la adolescente-Osmid che rivela i retroscena da far sembrare il regime della Nord Corea il migliore dei mondi possibili.

 

 

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