Il fuoco e l’acqua

Gli investigatori si sono svegliati durante la notte dalle grida e le fiamme che si levavano dall Gabrielle ancora saldamente ancorata nei dock.
Un incendio doloso era stato appiccato e il loro mezzo di trasporto per l’Antartide stava rischiando di trasformarsi in cenere.
Prontamente si sono gettati tra le fiamme chi salvando i marinai che avevano perso conoscenza a causa del fumo chi cercando di spengere l’incendio con gli estintori.
Nel mezzo di questo trambusto è partita la nave di Acacia Lexington prima tra tutte le spedizioni a partire alla volta del sud del mondo.
L’indomani i dati sono stati valutati come “moderati” facendo slittare di soli due giorni la spedizione e quindi gli investigatori sono andati a cena dal pittore, ormai amico, Roerich.
Il 12 Settembre finalmente Gabrielle è salpata e dopo una settimana ha superato il canale di Panama, mentre la settimana successiva ha superato l’equatore. Qui l’equipaggio si è prestato ad un episodio goliardico “iniziando” gli esploratori al Giudizio di Nettuno in cui un fantomatico pirata (che non era altri che un membro della ciurma travestito) accusava alcuni membri della spedizione rei di aver violato il volere del re del mare e che dovevano pagare pegno chi con una rapa a zero e altri con passaggi obbligati in un percorso con montagne di alghe accatastate.
Nel tempo libero del viaggio c’è chi si è messo a baccagliare l’unica donna a bordo e chi ha cercato di impiegare le giornate vuote ad imparare nuove cose legate alla spedizione.

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