L’uomo che sabotava le spedizioni

Nei giorni seguenti, circa quattro dal superamento del Canale di Panama, uno strano odore si è iniziato a levare sotto coperta.
Come se un odore di orina avesse preso il posto del solito odore di salmastro e sudore.
In realtà l’ammoniaca che si respirava era quello che fino a qualche ora prima scorreva nei tubi dei refrigeratori che erano stati manomessi.
Da qualcuno dell’equipaggio.
La notte successiva i nostri eroi si sono svegliati nel cuore della notte dai guaiti disperati dei cani da slitta che erano stati avvelenato dal medesimo sabotatore dei refrigeratori.
Risultato: moltissimo cibo è stato buttato via e 12 cani sono morti tra atroci sofferenze causate dalla stricnina o sono stati abbattuti da Olaf e Pulanski, gli addestratori.
Successivamente una rudimentale bomba a tempo è stata disattivata prima che danneggiasse irrimediabilmente un areoplano nella stiva 2.
Per evitare che i danni creati da questo misterioso guastatore aumentassero con il passare dei giorni e con l’avvicinarsi della Gabrielle  alla loro meta ovvero Melbourne, in Australia, gli investigatori si sono appostati nottetempo in uno delle stive in cui vi erano degli equipaggiamenti di valore.
Adam, il cuoco, è stato quindi colto sul fatto mentre cercava di manomettere un trattore, una volta che si era introdotto, credendosi non visto. Interrogato ha detto che voleva mandare a monte le spedizione per vendicare suo fratello morto in una precedente spedizione capeggiata da Starkweather anni addietro.
Adam è stato consegnato alla polizia di Melbourne.

Share
Questa voce è stata pubblicata in melbourne, sabotaggio, viaggio e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.