Gli arazzi e le ombre

Ancora alle prese con le 10 porte: dietro ad ogni porta fino ad adesso c’era stato un teletrasporto nella bocca, simbolo di Sammaster, il creatore del Culto del Drago, nonchè della malefica camera in cui si trovavano.

Aguzzando l’ingegno Athalon ha ben pensato alla logica dell’antico mago che premiava il proprio nemico se questo si rivelava saggio.Ha nuovamente il volto scolpito nel pavimento, simbolo del mago se non fosse stato per i particolari degli occhi: aperti nella simbologia del culto ma ben sbarrati nel simulacro qui da loro calpestato.Quindi ha suggerito che forse bisognata scalpellare via le pupille che chiudevano gli occhi. Fatto questo la terribile sfera annientatrice che divorava le loro carni si è dissolta per lasciare spazio ad una botola.

Continuando si sono ritrovati in una sala imbandita per le feste con i tavoli ricchi di cibo e tutto intorno arazzi con eroiche scene di battaglia, tutto questo riscaldato da un enorme braciere scoppiettante nel bel mezzo del salone.

Haram si è avvicinato ad un arazzo ma si è ritrovato immobilizzato ad osservarlo attentamente mentre piano piano il suo corpo si stava irrigidendo, se non fosse stato per Athalon che lo ha scosso non si sa che cosa sarebbe potuto accadergli.

Evitati quindi gli arazzi i personaggi si sono avvicinati al braciere da cui è emerso una ombra notturna che ha combattuto aspramente prima di soccombere e lasciar attraversare la stanza ai nostri eroi.

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