Giunti nella locanda la Barba dell’usurpatore nel piccolo centro di Khedris sul grande deserto, gli eroi si sono incontrati tutti nuovamente insieme: Giorgio, Alfredo, Orlowitz, Hinata e Athor. Quest’ultimo ha iniziato subito a sentirsi a disagio in una comunità a maggioranza musulmana e si è chiuso un “religioso” silenzio.
L’indomani il clima si è acceso con l’arrivo di Halmaro e la sua enorme carovana: quaranta carri, duecento cammelli, ed un centinaio di persone al seguito. Sono iniziati i colloqui per ammettere gli avventurieri al seguito del grande rosso.
Alfredo si è distinto nel lancio del coltello mentre Hinata è riuscita a malapena a guadagnarsi un posto nelle cucine grazie alla magia illusoria di Giorgio che ha fatto fallire il suo avversario mischiando nella sua testa gli ingredienti.
Più divertente è stato lo schivo templare Athor poichè pur di farlo partecipare Alf ha dato origine ad una rissa inserendo un paio di dita nel sedere di una delle guardie della carovana per poi far ricadere la colpa sul cavaliere. La rissa si è consumata a cazzotti fino a che un colosso ha posto fine al combattimente ma ha bocciato la presenza di Athor nella carovana. Evidentemente Halmaro si fida del giudizio del gigante.
Giorgio invece ha fallito tutte le prove: da quelle come cuoco a quelle come guaritore.