Sfida tra i ghiacci

Seguendo le tracce nella gelida neve l’impavido gruppo eroico si è ritrovato a dover scegliere se addentrarsi ancor più dentro il bosco e trovare l’origine di quegli strani segni nel bianco suolo o se seguire un insieme più esiguo di orme.
Avendo optato per la prima ipotesi si sono ritrovati a girare in tondo fino a quando non sono stati raggiunti da un orco solitario che ha trattato loro come se fossero sul punto di morire.
Mentre l’inevitabile scontro con un ovvio risultato ne è scaturito ed il sangue del non umano lordava la candida bianca compagna alle loro orecchie e risuonato l’avvertimento dei pellegrini di Auryl.

Non versate mai il sangue ove riposano i corpi.
Ed ecco che dai molti comuli di neve che sparsi facevano capolino Haram ha iniziato ad udire nella sua testa delle voci che avvertivano lui di tenersi pronto ad accoglierli suggellando con la sua vita il loro incontro mortale.
Dopo poco cinque luci si sono accese nel bosco e orribili imitazioni di creature un tempo vive si sono lanciate verso l’origine dell’unica fonte di vita nel raggio di chilometri: i personaggi.
Dopo un combattimento eroico che ha risucchiato la maggior parte della forza vitale degli eroi questi hanno capito che le tracce, lasciate ad arte, non erano state che una scusa per attirali in una trappola.
Tornati quindi sui propri passi hanno iniziato a seguire il secondo gruppo di segni nella neve, e quando gli orchi sono usciti dai lati del sentiero tutti erano all’erta e preparati ad accogliere i propri avversari

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