Gli impiccati

Dopo aver sconfitto  le immonde creature, incroci indicibili tra umani ed entità extra stellari, gli avventurieri hanno proseguito fino ad una porta chiusa.
Aprendola, è scattata una trappola: hanno sentito un forte sbuffo di un gas e subito poco si è incendiato, ustionandoli, ma non troppo.
Questo “spiffero” ha messo in moto un macabro spettacolo nella stanza successiva.
Decine di corpi impiccati pendevano dall’alto soffitto di una grande salone da cui alcune stanze secondarie si aprivano con elaborati archi ed intarsiati portali di foggia elfica.
I corpi erano così tanti che difficilmente sarebbe stato possibile passarci attraverso senza rischiare di urtarli.
Lo spostamento d’aria causato dalla veloce combustione del gas aveva come lasciato l’impressione che questi fardelli pendenti dondolassero …
Itk, cercando di tranciare la corda che teneva uno di questi cadaveri, ha risvegliato dal sonno un “afflitto” il quale ha cercato di immobilizzare il Goliath con un enorme tentacolo fuoriuscito dalle sue morte labbra.
Grazie all’aiuto combinato degli altri membri del gruppo Itk si è salvato ma dopo poco gli altri membri del parti si sono accorti che Haram, il mezz’elfo stregone incontrato a Silverymoon, ha iniziato a comportarsi strano.
Haram voleva allontanarsi dal gruppo senza un valido motivo ed ha iniziato a trascinarsi per le varie stanza senza mostrare alcun interesse per quello che stava accedendo.
Preoccupati Itk e Tpog hanno cercato di capire cosa stesse succedendo, senza risultato.
Proseguendo nelle stanze che si diradavano i personaggi hanno trovato un martello fatato che improvvisamente ha colpito sul grugno Tora cambiandole i connotati, un amuleto magico protettore dei sogni e tanti, ma tanti, soldini lasciati qui probabilmente dagli originari inquilini dell’antica costruzione.
Infine sono entrati in una stanza molto strana: circolare, senza pavimento e con un’enorme ricostruzione del simbolo del dormiente – tre lame – che ruotavano. Le enormi lame erano l’unico modo per superare il baratro e portarsi in alcune nicchie che avevano tutto l’aspetto di tombe di eroi.
E come ogni luogo di riposo che si rispetti dalle tombe sono emerse ombre incorporee …

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