Machete

Questa film ha una storia veramente particolare perché nasce da un finto trailer inserito nella proiezione americana tra Death Proof e Planet Terror girati rispettivamente da Taratino e da Rodriguez, quest’ultimo regista anche di questo b-movie.
A differenza di molti film di serie b questo è veramente ben fatto e ben studiato.
A dimostrazione di quanto dico produrrò una serie di fatti che lo dimostrano.
Fatto #1
Il film è fedelissimo al trailer ed ogni singola scena che compare nel trailer originario viene riproposta ed ampliata. Il bello è che il trailer è veramente assurdo infatti compare, tra le altre cose, anche una scena di pomiciamento in una piscina tra madre, figlia e Machete; scena che sembra far parte naturale della storia.
Fatto #2
E’ pieno di “attoroni”: De Niro che ultimamente ha interpretato solo film da dimenticare qui compare in un ruolo grottesco ma dignitoso, Seagal il maestro di Aikido e pessimo attore qui compare come super cattivone molto autoironico. E poi ci sono un sacco di attori minori ma conosciuti agli addetti ai lavori: oltre alle bellone come Alba e Michele Rodriguez compare in cameo pure il mitico Tom Savini
Fatto #3
Il film è molto Rodrigueziano e Tarantiniano.
Fatto #4
ci sono un sacco di strizzatine d’occhio a molti film del passato: De Niro che ruba un Taxi ricorda molto una certa pellicola, hai detto a me?
Fatto #5
alcune trovate sono veramente geniali: Il prete con la croce ricavata da monitor che riprendono  il perimetro della chiesa, sempre il prete che salva su cd le ammissioni del malavitoso fatte durante la confessione, Jessica Alba sul finale che in versione sexy poliziotta sale a cavalcioni sulla moto di machete per baciarlo, etc etc.

Insomma a questo film io assegno il massimo dei voti.

Cyborg

Beta movie con Jean Claud Van Damme ambientati in un mondo post atomico che ricorda molto una squallida periferia cittadina con qualche teschio in più.
Il film è semplicemente osceno e merita la visione solo se si ha la ferma convinzione di dover meritare una punizione esemplare.
Anche la colonna sonora è così brutta che merita di essere ricordata.

Dragons Forever

Ennesimo ciak di Jakie questa volta avvocato difensore di persone non sempre per bene, naturalmente punite per questo.
Malgrado sia un po in cinese il film è divertente e molto spettacolare dal punto di vista delle tecniche.
Ormai il Bud Spencer marziale mi ha completamente conquistato.

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni

Malgrado all’inizio il film non ingrani benissimo piano piano le trame che lo compongono si sviluppano ed infittiscono, arricchendosi.
Alcune trovate sono veramente deliziose – come quella del libro.
Anche se non è uno delle sue pellicole più riuscite con “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” ritroviamo una commedia godibile dai rosa tendente al grigio perché il buon Woody ci insegna che non sempre c’è il lieto fine.

Crimen Perfecto

Malgrado la prima mezz’ora sia avvincente e piena di idee originali e ben realizzate il resto della pellicola è ripetitivo e troppo grottesco per riuscire a convincere lo spettatore.
Un vero peccato perché i presupposti per un bel film c’erano sul serio.

Ong Bak

Arti marziali particolarissime la fanno da padrona in questa specie di ricostruzione storica con lunghissime scene di combattimenti altamente adrenalinici ed inusuali.
Mentre la storia è quella collaudata del tema della vendetta in questa pellicola mi ha colpito in particolar modo la ricercatezza delle coreografie marziali, tra le più spettacolari che mi sia capitato di vedere.
In ogni caso il film sopratutto nella fine è piuttosto scadente.

The Social Network

Sono andato a vederlo con pochissime aspettative ed invece sono rimasto stupito da un eccellente lavoro.
L’argomento è facebook ed è molto difficile da spiegare con le immagini;  grazie ad un racconto a flashback il regista ci racconta sapientemente la storia di una delle più grandi invenzioni sociali dell’umanità.
La cosa bella di questo documentario è che accontenta sia gli appassionati di tecnologia, a cui non risparmia i dettagli tecnici, sia gli “antropologi” poiché motiva le scelte psicologiche che ci sono dietro a questa macchina da 25 miliardi di dollari.
Prima di vedere questo film ritenevo facebook un bel “balocchino”, grazie a “The social network” mi sono reso conto delle sottigliezze e della genialità che ci sta dietro.

Wall Street

Questo film ha suscitato la mia curiosità per il recente seguito che sta uscendo in tutte le sale.
L’ho guardato e non mi ha colpito molto.
I dialoghi sono molto caricati, quasi fossimo in un western di Leone, con il risultato di essere “decantati” non pensati e detti dagli interpreti.
Il film è un poco troppo semplicistico e tutto rientra troppo precisamente in meccanismi appena accennati e per niente chiari.
Visto l’alone di cult che circondava il film ci sono rimasto male a sfatare il mito.

Potiche

E’ una commedia ben costruita che stratta qualche sana risata ed in una giornata piovosa come questa domenica ci stava proprio bene.
Tra gli alti e bassi che si raccontano ho apprezzato l’intreccio e la leggerezza in cui vengono svelati gli “scheletri nell’armadio” della famiglia Potiche.
Il finale purtroppo perde un po di smalto perché sembra che il regista non avesse molto chiaro come portare a termine questa storia brillante.

Max Payne

Poliziesco tratto da videogioco senza troppe pretese.
A parte una piccola particina della bond girl Olga Kurilenko il film non fa molta presa sullo spettatore. E’ una storia che sa di già vista con intreccio e finale prevedibile.
E’ girato benino perché gli americani sono bravi a fare questo genere di film, ma davvero non credo che verrà ricordato a lungo.