Film surreale nipponico in cui in una scuola ci si batte non per la cultura ma per essere il capo supremo degli studenti.
Come capo supremo intendo quello più bravo a picchiare tutti gli altri.
Questa più o meno è la trama del film che è in realtà è una storia di lotta in cui si parte dall’essere l’ultimo nella “graduatoria” fino a arrivare al podio del comando.
Detto così sembra un film del cavolo ma in realtà è molto ben girato e c’è un filo di trama che incolla bene le scene. Alla fine non è così malvagio come si pensi.
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Omicidio a luci rosse
Inaspettatamente il sabato scorso mi sono trovato a rivedere questo “classico” di Brian De Palma.
A distanza di anni è, e rimane, un grande film girato con maestria che ti lascia incollato fino alla fine colpo di scena dopo colpo di scena.
E’ veramente l’Hitchcock dei nostri tempi ed è un peccato che negli ultimi dieci anni l’attività di questo importantissimo regista sia così scemata.
Ho apprezzato moltissimo il gioco con l’erotismo che si compie in questo film lasciando intendere e quando la scena diviene troppo “hot” mascherandola con maestria e simpatia.
Che brividi rivedere il “video” di “Frankie Goes to Hollywood e, giovanissima, la bellissima Melanie Griffith in versione super-zoccolona …
Salt
Ho visto questo film per ripicca poiché la mia fidanzata mi porta sempre a vedere polpettoni italiana che in questo periodo non gradisco affatto.
E invece mi è piaciuto questo specie di spy story con velocissime scene di azione e colpi di scena degni del miglior 007.
Anzi a dire il vero Salt è molto meglio di 007.
Il piccolo Nicolas ed i suoi genitori
The Horde
Ne avevo sentito parlare benino ma anche questo ennesimo film di zombie è piuttosto mediocre.
I punti deboli sono diversi:
i) storia inesistente
Ok anche se ci sono i morti viventi vogliamo un minimo giustificare la loro presenza?
ii) tutto è invaso dai non morti
Perché hai fretta di uscire dall’unico posto che sembrerebbe sicuro?
iii) intreccio ridicolo
Poliziotti e gangster insieme per salvarsi la pelle solo per poi scoprire che i difensori della legge sono peggio dei criminali: accidenti ma qui vi sa sul psicologico …
Insomma una scusa per una serie di efferate violenze cannibali.
Niente di eccezionale.
Giù al nord
Still walking
E’ un film introspettivo in cui poco traspare dai dialoghi ma viene affidato al linguaggio senza suoni delle immagini e dei gesti dei protagonisti.
Non è quindi molto espliciti ed il ritmo è piuttosto pacato ma alla fine il filo narratore si fa strada in mezzo alle incomprensioni e le cose non dette.
Buried
Avevo letto ottime recensioni ma la visione è stata terribilmente deludente.
Mentre nella prima parte si crea una aspettativa che tiene lo spettatore attanagliato la seconda parte inizia ed utilizzare mezzucci per ravvivare l’attenzione dello spettatore che ormai si sta addormentando.
Senza rivelare alcunché della trama i mezzucci sono serpente e video.
Il finale è talmente gratuito da rasentare il film trash.
Gorciaciof
Non posso criticare questa pellicola italiana perché sia recitata male visto che Servillo è il suo interprete principale.
Non posso criticare la regia perché il regista sa il fatto suo e mantiene alto la tensione dello spettatore.
Posso però dire che il cinema italiano è in forte crisi perché gli unici film che propone o sono storie di amore con corna come il pessimo “cosa voglio di più” oppure per cercare di essere originale si va a cercare personaggi improponibili come il protagonista omonimo di questo film.
Qui Servillo unisce doti di giocatore d’azzardo e misteriose tecniche di aggressione che riescono a stendere anche guardie del corpo carcerarie ed bodyguard di spietati uomini di malaffare. Il tutto condito con una storia d’amore anti razzista.
Il finale, totalmente copiato da una scena di Pulp Fiction, cerca di essere drammatico ma in realtà è tristemente pulp ma non in stile Tarantiniano, in stile di chi non sa più cosa inventare per chiudere un racconto traballante e cerca un colpo di scena che scade nel tragi-trash involontario.
Prince of Persia: Sand of Time
Con stupore questo film è ben fatto: azione ben strutturata, una storia dignitosa e un buon finale.
Non è banale prendere spunto da un videogioco per una pellicola destinata ad un grande pubblico, da incasso milionario, e tirar fuori un racconto addirittura originale e non unica scusa per scimmiottare le movenze del protagonista del videogioco.
Questo adattamento merita assolutamente di essere visto perché non è solamente una “scusa” per attirare i videogiocatori al cinema.