Anche se il filone serial-killer è sempre più sfruttato ecco che esce un nuovo capitolo dell’assassino creativo più in voga del momento: l’enigmista.
Questo episodio è simile ai precedenti e si lascia vedere, sopratutto in una giornata piovosa Elbana quando il mare è sperduto lontano, nel maltempo.
Non c’è niente di particolarmente emozionante in questa nuova versione ma per gli appassionati del genere è una scusa per andare al cinema.
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Il furore della cina colpisce ancora
Primo film assoluto di Bruce Lee che per una serie di vicissitudini è uscito come secondo film in Italia e di qui il titolo in cui riecheggia il nome di “Dalla Cina con furore”.
La pellicola non ha niente di mitico, se non il suo interprete, ma bisogna dire che a confronto della produzione di quel periodo è superiore alla media.
Personalmente disdegno i combattimenti in cui dopo colpi terribili i combattenti rimangono in piedi ma qui ho apprezzato la “grinta” del suo interprete e la colonna sonora di stile occidentale – rockeggiante – in stile anni settanta.
Ovviamente va visto altrimenti passerete anni di sventura perseguitati dal fantasma del “drago”.
As Tears Go By
Filmaccio coreano di fine anni 80 con molta violenza e molto diretto al mercato orientale: il protagonista è un ribelle, molto legato al fratello ed è molto sentito il tema del rispetto anche se coloro che lo pretendono non sono altro che violenti teppisti.
Buffo ma simpatico l’utilizzo del rallentì in alcune scene, il film è caratterizzato da una trama squinternata e dall’onnipresenza del fumo che fuoriesce come un torrente dalle bocche degli interpreti.
Questa pellicola ha incassato parecchio ed è piuttosto considerata a giro ma a me me pare una strunzata.
Sugata Sanshiro
Questo il primo film in cui le arti marziali entrano prepotentemente nel cinema grazie alla mano di Akira Kurosawa e l’anno è il 1943, ben 11 anni prima del capolavoro i Sette Samurai.
E’ anche l’opera prima del Maestro in cui, anche se alle prime armi, dimostra come un film propagandistico del periodo bellico possa essere al contempo anche sentito.
E’ un’opera che tratta di un grande campione di Judo, per cui è un film storico, in cui traspare la ricerca della lotta interiore che ogni grande campione marziale deve affrontare in continuazione.
Io sono innocente!
Predators
Questo film non mi è piaciuto per tre motivi:
1) Non c’è Arnold Schwarzenegger ed al suo posto c’è, per quanto sia bravo Eric Brody, una mezzasega
2) Escluso l’idea iniziale non c’è assolutamente niente di originale in questo film
3) Uno dei protagonisti è un traditore ma senza nessuna motivazione plausibile, giusto per rompere i maroni
Insomma non è difficile intuire che questo ennesimo capitolo di Predator non mi sia piaciuto; intendiamoci è girato decentemente ma sinceramente è meglio spendere il prezzo del biglietto per andare a farsi una birra e magari per ricordarsi di un film con il buon vecchio schwarzy.
primer
Originale e particolare rivisitazione del tema del viaggio nel tempo, trattato con un approccio low teach e con un budget modesto.
La complessità e la finezza della trama fanno il bello e il brutto di questo film purtroppo non disponibile con il doppiaggio italiano.
Effettivamente la trama è molto ricca ma anche non facilmente seguibile a noi rozzo pubblico abituato a effetti speciali al computer e c”alci rotati”.
In ogni caso è una pellicola diversa dal solito che aiuta a rivisitare un genere in maniera decisamente diversa dal solito.
Il cavaliere pallido
Bel film Western di Clint Eastwood girato negli anni 80 in cui si inizia ad intravedere la bravure dell’uomo con cappello anche come regista.
Ciò che colpisce è il mistero che avvolge il “cavaliere pallido” che compare dal nulla in seguito ad una invocazione disperata e che infonde coraggio in una comunità esigua di minatori.
Il cavaliere è un uomo di fede ma sembra essere benissimo in grado di difendersi e infondere coraggio nella comunità mentre per i nemici sembra essere un vecchio avversario creduto morto.
Belle le ambientazioni nebbiose e le riprese che mostrano questo eroe sperduto in mezzo alle colline, le montagne e la neve.
Equilibrium
Fantascienza ed arti marziali creano un mix interessante e sicuramente originale per questa storia ben costruita e, anche se con qualche sbavatura, godibile.
E’ la seconda volta che vedo questo film e devo ammettere che l’ho rivisto solamente perché nei forum c’è chi lo considera un film notevole e mi sono fidato.
Effettivamente non è malvagio: una trama originale e credibile con l’unico neo di queste “arti marziali con pistola” che sinceramente fanno un poco sorridere.
Tolto unicamente questo difetto la pellicola riesce in alcuni punti a “fregare” lo spettatore, anche quello più navigato, con colpi di scena piuttosto originali.
Ho apprezzato molto, oltre al taglio veloce delle scene, anche la velocità con cui si concludono i combattimenti, pochi secondi, inclusi anche i cattivoni meno uno.
Ringrazio il commento di colui che nel forum di Anobii mi ha fatto venire il “tarlo” di rivederlo.
Quel treno per Yuma
Film riuscito almeno per quanto riguarda la regia e la bravura degli attori.
Non mi ha convinto l’evoluzione dei personaggi, in particolare quella del bandito Russel Crowe, il quale in modo artificioso improvvisamente diventa l’eroe.
Tutto questo non è credibile o per lo meno non si riesce a renderlo credibile; a causa di ciò il regista non è stato in grado di compiere bene il suo mestiere: portare lo spettatore alla sospensione della propria incredulità.









