Classico della fantascenza con remake fatto rencentemente e pessimamente.
Questo invece è davvero un film ben strutturato e costruito: il ritmo degli eventi, la mancanza di effetti speciali che stuccherebbero visti con gli occhi di oggi ed una storia originale.
Insomma non è il solito canovaccio con alieni cattivoni.
E poi una piacevole sorpresa: la famosa invocazione “klatuu verata nikto” nasce in questo film. Domanda facilissima dove viene usata?
Funeral party
La strada
Tratto dal bellissimo libro di McCarty Cormak questo film si può annoverare nel genere “flop” nel senso che in America quando è stato proiettato non è stato in grado neppure di recuperare il costo di produzione.
Ed è un peccato perchè il tema, l’amore, è descritto in maniera originale e in un’ambientazione totalmente inedita e forse questa è anche la causa della disgrazia del film: nei film apocalittici ci sono combattimenti, lotta per la sopravvivenza ed eventualmente mostri mutanti.
Niente di tutto ciò attende lo spettatore che si deve mettere l’anima in pace e godersi un film molto bello, purtroppo per adesso, solo in inglese in quanto in Italia non è stato distribuito.
The reader
Ricatto d’amore
Film d’amore (ma va?) ma non malvagio perchè fino (quasi) alla fine riesce a non scadere nel melenso.
Saw II
Horror granguignolesco così splatter da dar fastidio.
Infatti mi ricorda molto come scene “hostel” anche se la storia è totalmente diversa.
Qui siamo alle prese con un serial killer intelligentissimo con la passione degli omicidi “creativi” ovvero tu-butti-via-la-tua-vita-io-ti-ammazzo-se-non-ti-redimi. Il genere serial killer intelligentissimo non l’ho mai sopportato (escluso il “silenzio degli innocenzi” che ha iniziato l’era e che è il più bello di tutti) perchè ormai su 3 film che escono uno è su un omicida seriale geniale che lascia dei messaggi in modo da essere catturato ma solo dal poliziotto intelligente perchè è una sfida personale.
In ogni caso però Saw II come il precedente non è affatto male: è avvincente, è sanguinoso da dar fastidio (vedi ‘scena delle siringhe’ o de ‘la chiave e l’occhio’ giusto per citarne un paio carini) e allontana le fidanzate dal televisore e qualche volta può essere utile.
Gli onorevoli
E’ un classico questo film a episodi portati avanti contemporaneamente dal grande Sergio Corbucci.
Il tema fondamentale è la politica con personaggi grottesci e molto riusciti.
La prima cosa che risalta è l’episodio di Totò in cui impersona Antonio la Trippa (votaantonio-votaantonio -votaantonio … chi non lo conosce) ma non è male neppure l’episodio dell’onorevole del MSI impersonato da De Filippo.
Nel complesso uno spaccato tragicomico della mentalità politica e quindi del popolo italiano. E la cosa inquietante è che dopo quasi cinquant’anni i personaggi sono sinistramente al passo con i nostri tempi (è proprio vero che cambia il mondo grazie al progresso scientifico ma non le persone che più e meno sono uguali dai tempi dell’antica Roma).
Jumper
Discreta pellicola realizzata a partire da un presupposto che può far sorridere lo spettatore: la possibilità di essere in grado di teletrasportarsi in modo “naturale”.
Dato per scontato questo prerequisito il film, mirato ad un pubblico adolescenziale, è piacevole da vedersi ed ha un sacco di trovate piacevoli.
Per i fan di guerre stellari il protagonista è proprio Anakin Skywalker!
Julie & Julia
Pellicola che sfrutta il filone “gastronomico” narrando in due contesti temporanei differenti.
E’ difficile valutare obiettivamente questo film in quanto la prima parte è veramente ben fatta contro una seconda parte scontata e banale.
Nel complesso il film è ben recitato (e c’è anche una deliziosa Amy Adams di come d’incanto oltre ovviamente alla diva Meryl Streep) ma si perde nell’inutile sentimentalismo verso la fine mentre invece avrebbe potuto essere veramente un bel film.
Fuga per Hong Kong
Ennesimo film con Jackie Chang in cui questa volta si presta ad una commedia (quasi) senza arti marziali. La storia è ovviamente senza capo ne coda con un improbabile romantico Jackie che, noto più per le vicende marziali piuttosto che gli affari di cuore, si muove in maniera goffa fino a che riacquisisce un po di tono quando c’è da menare le mani.
Il film merita di essere visto solo per scoprire il pretesto per cui “costringono” il protagonista a combattere. Ed il combattimento, veramente gratuito ai fini della storia, è fatto molto bene.









