Tra una taverna e l’altra

Mentre la belva feriva gravemente Alf per poi fuggire dalla torre un mercenario della guardia cittadina di nome Corwin McNamara osservava stupito la scena. L’enorme felino ricordava troppo la leggenda della bestia che anni prima aveva riportato al regnante la mano mozzata del figlio tra le fauci.

Corwin, onesto e coraggioso, si è intrufolato nella torre, fino a che non ha incontrato i personaggi ed ha ascoltato le loro storie.

Insieme poi hanno deciso di continuare ad investigare. Mentre gli altri riposavano il mercenario ha visitato alcune taverne ed una casa di piacere, la casa di Hen, un dama ancora piacente che non è stata in grado di dare notizie utili al ritrovamento del ladro Saragrave.

L’indomani tutti insieme sono andati allOcchio del diavolo ove l’enorme elfo Aquila di Ghiaccio ha negato di conoscere ove Saragrave fosse attualmente.  Un avventore ha preso prima in antipatia Corwin fino a sfidarlo in duello per poi ritrattare e divenire informatore grazie alle piacevoli birre fatte in casa da Aquila di Ghiaccio rivelando che un certo Sagrad dimorava in una delle stanze della taverna.

Gli eroi hanno scassinato la serratura ed al suo interno hanno trovato solo una enorme cassa di tre metri piena di terra. Purtroppo non erano soli nella stanza: un golem guardiano ha attaccato i personaggi ma ha avuto la meglio.

Geremy Rifkin ha recuperato le ossa tramite una cesta comperata da Alf ed hanno affittato la stanza un poco più in la per recuperarsi dallo shock e dalla fatica.

Purtroppo però ancora nessun indizio di dove possa trovarsi Saragrave o il Dito di Mora.

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