I tedeschi

Il mattino presto seguente è stato interrotto dai rumori di 3 grandi aereoplani in fase di atterraggio. Di fattura tedesca erano i 3 aerei della spedizione Barsmeier-Falken un terzo gruppo di uomini interessati a sfruttare l’Antartide o almeno questo era quello che diceva her doctor Meyer ed il noto antropologo professore Uhr non appena usciti dagli uccelli meccanici.
Hanno inoltre dichiarato di aver “intercettato” le comunicazione tra le due spedizioni ora unite (Lexington e Starkweather-Moore) e di essere addirittura stati invitati da Miss Lexington per uno scambio tecnologico e di informazioni.

Grazie alla tecnologia BFE gli investigatori hanno potuto utilizzare i pugnali da ghiaccio: speciali pugnali di invenzione tedesca ad incandescenza in grado di “tagliare” il ghiaccio facilmente specie nel campo base Lake.
Ciò che è stato scoperto più che una certezza è un sospetto: tracce di sangue qua e là non hanno fatto presagire niente di buono.

Share
Pubblicato in bfe | Contrassegnato | Commenti disabilitati su I tedeschi

I cilindri

Una volta composta la nuova spedizione Starkweather si è diviso dal gruppo e si è diretto con alcuni esploratori a conquistare la vetta del monte sull’omonimo ghiacciaio Berdmoore.
I rimanenti sono diretti verso il sito del vecchio campo base della spedizione Miskatonik.
Lì le cose hanno iniziato ad assumere contorni inquietanti.
Nell’accampamento abbandonato hanno trovato una fila di una dozzina di strani cilindri congelati scambiati da prima per degli Hummocks. Una volta preso un campione e riportato al campo base della spedizione Starkweather-Moore-Lexington hanno atteso con impazienza che il ponte aereo facesse arrivare i 2 medici Greene ed Antony Bryce perchè quello che sembrava un cilindro ghiacciato anche ad una prima analisi da parte di un non adetto ai lavori non sembrava assolutamente tale.
Il cilindro sembrava da prima un vegetale o un minerale di forma cilindrica alto circa due metri con delle appendici ed una protuberanza simile ad una testa. Era perfettamente conservato nel ghiaccio ed in seguito alle analisi mediche era evidente una ferita ad una seconda appendice che doveva essere stata una seconda testa. Portato nella tenda di conservazione dei reperti dopo una paio di giorni che veniva esaminata ad una temperatura più mite ha iniziato a puzzare in maniera nauseabonda …

Share
Pubblicato in hummocks | Contrassegnato | Commenti disabilitati su I cilindri

circondati!

In pochi istanti la decisione unanime è stata quella di adottare una dignitosa ma lesta ritirata di fronte al dragone dormiente per cui, ripercorrendo indietro il fiume sotterraneo, sono ritornati sui propri passi.
Giunti ad una precedente intersezione con un tunnel all’asciutto i nostri eroi si sono tolti dall’umidità solo per accorgersi che a causa del rumoroso chierico un manipolo di troll e trogloditi stava giungendo da Nord Est mentre a Sud Ovest uno sciamano aveva evocato tre teschi di fuoco nero e lanciato il suo mastino, un orribile cinghiale selvatico, contro di loro.
La battaglia è stata lunga ed estenuante ma grazie ad aver bloccato i passaggi i personaggi sono stati in grado per lo meno di far giungere i nemici pochi alla volta di fatto riducendo il vantaggio numerico altrui.
Poi, dopo, non è rimasto che leccarsi le ferite per fortuna non mortali.

Share
Pubblicato in flaming skull, trogloditi, troll | Contrassegnato | Commenti disabilitati su circondati!

La città

Proseguendo nelle marche gli eroi si sono imbattuti in molte altre vestigie di antiche città, in vecchie strade rovinate invase dalle brughiere ed in un lago, stranamente squadrato come se fosse stato di origine artificiale.
Infine in lontananza hanno visto spuntare i resti di una città più grande di quelle viste finora.
La bussola magica di Rualiss in quel momento ha smesso di puntare verso l’antico portale come se si fosse guastato oppure come se avesse portato a termine il suo compito.
Osservando da lontano i personaggi si sono anche accorti che la città che sembrava abbandonata in realtà era attraversata di tanto in tanto da Troll e Worg e il cielo solcato da predatori volanti come Manticore e Viverne.
Sgattaiolando con circospezione i personaggi sono riusciti ad arrivare all’ingresso di una collina scavata e fortificata non prima di essersi imbattuti in un troll da battaglia e la sua muta di seguagi worg.
Dopo lo scontro si sono avvicinati alla porta rinforzata ma sono stati attaccati attraverso delle feritoie con dei giavellotti allora, ritirandosi, hanno cercato un’ingresso più “discreto”.
Un antico acquedotto è stato la loro chiave di accesso senza essere nuovamente oggetto di lanci di giavellotti ed immergendosi nel corso d’acqua artificiale sono entrati dentro il dungeon attraversando zuppi d’acqua condotti che si intersecavano ora con corridoi ora con ponti di legno per poi sbucare in un lago sotterraneo.
E nel lago un drago.

Share
Pubblicato in drago, manticora, trogloditi, troll | Contrassegnato | 2 commenti

Gelida amicizia

Superata la tempesta Gabrielle ha iniziato ad avvistare i primi iceberg e la temperatura è scesa subito.
Dopo pochi giorni hanno ritrovato, ormai trasformata in una tomba di ghiaccio, la Wallaroo una baleniera scomparsa l’anno prima. Esplorandola hanno trovato tracce di collisione con una montagna ghiacciata che ha causato un’esplosione terribile. Dal diario di bordo del capitano era raccontata la tragedia per filo e per segno e veniva descritto come la maggior parte dei marinai fosse morta durante l’incidente. Accanto al diario il corpo congelato del capitano con un colpo nella nuca, auto inferto.
Continuato il viaggio nei giorni seguente si sono ritrovati nel mezzo di una tempesta peggiore di quella precedente poiché più violenta e più pericolosa grazie al ghiaccio che urtava sulle pareti.
E’ stata una notte di preghiere.
Il mattino dopo gli investigatori sono arrivati sani e salvi nel Mare di Ross ed ha dovuto utilizzare lo spaccaneve (e qualche candelotto di dinamite) per farsi strada fino a giungere sufficientemente vicini alla Barriera di Ross (ovvero l’inizio della terra ferma) per iniziare lo scarico.
Sono seguiti 2 giorni ininterrotti di montaggio e trasporto dei materiali per riuscire a scaricare tutto senza rischi dovuti alla imminente rottura della crosta ghiacciata causata dalla primavera antartidea.
Purtroppo durante le operazioni un crepaccio ha inghiottito 120 barili di kerosene circa metà scorte per gli areoplani e i gatti delle nevi.
Durante la prima notte nel campo hanno intercettato una richiesta di aiuto da parte della spedizione Lexington in cui si udivano dei colpi di sottofondo ed allora Starweather ha organizzato su due piedi una missione di soccorso con 2 slitte di cani.
Arrivati dopo 8 miglia e 2 ore di tempo al campo base “avversario” hanno constatato segni di incendi e di devastazione causati dall’esplosione del magazzino dei combustibili. Interrogando i membri della spedizione è venuto fuori che due uomini siano stati colti dalla pazzia dei ghiacci ed hanno iniziato a vedere ragni ovunque, terrorizzati (ed aracnofobici) hanno esploso un paio di colpi per fortuna senza vittime sui propri compagni prima di essere fermati.
Dopo una serie di litigi tra i capi della spedizione Lexington e Moore-Starkweather i due team hanno deciso di fondersi insieme per continuare le esplorazioni.

Share
Pubblicato in antartide | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Gelida amicizia

Le Marche dei Troll

Dopo aver liberato Olostin Hold dalla occupazione dei Troll una parte degli occupanti si è messo in fuga nelle Marche dei Troll per tornare alla “base”.
Il gruppetto era composto dai maledetti semi umani e da una staffetta Quickling in grado di muoversi più velocemente sia degli alleati che dei personaggi (anche se dotati di buoni cavalli da sella).
I nostri eroi si sono quindi messi all’inseguimento più per dovere morale che per una qualche speranza di riuscire a raggiungere non solo i Troll ma il rapidissimo quickling.
Ma il caso (e la bravura del Druido a cercare le tracce) ha voluto che il lesto umanoide si fermasse in un anfratto delle Marche per mangiare una lepre appena catturata ignaro di essere seguito a breve distanza dai pg.
Una volta accerchiato e impedita la fuga con le magie di controllo di Luke e Haram è stato facile sconfiggerlo.
Risolto quindi il problema maggiore rimaneva quindi importante raggiungere i Troll per evitare che tornassero al campo base e facessero macello dei prigionieri prelevati da Olostin Hold ed usati come ricatto vivente.
Per un ulteriore caso fortuito gli inseguiti non avrebbero potuto mai raggiungere la loro tana perché uno era pietrificato nella palude e gli altri componenti del gruppo giacevano senza vita con ferite lacero contuse.
Quando i personaggi li hanno trovati hanno deciso prontamente di uscire dalla zona e  in città in seguito al famoso proverbio “se hai dei forti nemici guardati da chi li stermina e non lascia tracce”.
Alla città si sono organizzati parlando con Rualiss il mago perché Bardios il cantastorie ha chiesto al gruppo (ovvero al paladino) di liberare pure gli ostaggi usati come scambio ed in grande pericolo di vita.
Rualiss ha detto che è in possesso di una bussola magica in grado di puntare su un portale dormiente nelle Marche che dovrebbe essere situato nell’antica città dei Troll in cui verosimilmente potrebbero esserci il resto della banda dei rapitori.
Con questa nuova informazione, e dopo essersi fatti insegnare il rituale per incantare la bussola dei portali il nostro spavaldo gruppetto si è diretto nuovamente verso le Marche ma questa volta con il … navigatore.
Superando antiche rovine Trolliche si sono scontrati con un gruppo di arpie mutaforma che sono state giustamente mazzolate e messe a testa in giù nella palude.

Share
Pubblicato in pietrificazione, troll | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Le Marche dei Troll

Il prigioniero

Dopo aver ripreso un poco di fiato gli avventurieri si sono lanciati all’inseguimento del gigante bicefalo, rifugiato dietro una robusta porta.
Mentre Bax usava il suo mazzo di chiavi per aprire la porta si è spalancata e Vendul, il braccio destro di Skalmad, ha minacciato i pg di uccidere il sindaco della città, tenuta prigioniera dall’Ettin ferito, in un angolo della stanza.
Grazie ad un portale temporaneo di Debfer, Snaugh e Athalon si sono “teleportati” al fianco del gigante dalle due teste ed hanno creato un diversivo che ha protetto il sindaco dalla immediata esecuzione.
Nel frattempo Bax riusciva ad attirare l’attenzione su di se dei Troll e dell’animaletto di Vendul, un enorme orso.
Dopo un estenuante combattimento facilitato dalle magie d’impedimento di Luke i Troll e compagnia hanno avuto la peggio ed uno dopo l’altro sono caduti, senza avere la possibilità di rigenerare le ferite subite …

Share
Pubblicato in prigionieri, Vendul | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Il prigioniero

La tempesta perfetta

Tempo di imbarcarsi per l’ultimo viaggio con destinazione Mare di Ross che dopo pochi giorni il tempo è peggiorato: durante la tempesta più violente uno dei motori del Boeing si è staccato dalla sua guida ed ha creato ingenti danni.
Soltanto per accorgersi del danno che veniva compiuto è servito tutto l’ingegno e l’astuzia degli investigatori: sentirlo battere, trovarlo e fermarlo con le funi è costato un piede fratturato dell’investigatore Norris e un violento trauma del noto psicologo.

Share
Pubblicato in sabotaggio, tempesta | Contrassegnato | Commenti disabilitati su La tempesta perfetta

Ettin e Troll


Dopo aver fatto finta di allontanarsi dal Forte Olostin ed aver ripercorso indietro nottetempo il gruppo si è avvicinato alla cerchia delle mure esterne chiamate Mura delle guerre dei Troll ed ha deciso si avvicinarsi ulteriormente immergendosi nel fiume Rauvin ed esplorando un piccolo isolotto in cui sorge una modesta casetta in cui balugginava un lumicino.
La casa hanno scoperto che era l’unica dell’isolotto detto Isola di Rualiss ed il suo abitante una Eladrin di nome Bax si è unita al gruppo dopo aver rivelato che il forte non era in quarantena per la peste come era stato detto loro all’ingresso ma bensì era stata occupata temporaneamente da un gruppo di Troll esploratori.
Dopo aver rapito il cantastorie Bardios i Troll con il ricatto sono entrati nel cuore della fortezza e si sono instaurati nella sala del sindaco e stanno tenendo in gioco la città mentre aspettano l’arrivo in forze delle truppe.

Grazie a Bax sono riusciti non solo a superare la prima cerchia delle mure ma ad utilizzare un ingresso segreto al castello e quindi a trovarsi subito a pochi metri ove il sindaco è tenuto in stato di fermo.
Si sono scontrati con un gruppo di Troll penalizzata dai luoghi angusti per le loro notevoli dimensioni ed infine hanno avuto la meglio su un enorme Ogre ed un Ettin che ha battuto in ritirata.

Share
Pubblicato in Olostin, troll | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Ettin e Troll

La camera viene chiusa

Dopo aver sconfitto i duplicati gli stanchi avventurieri sono entrati nella stanza in cui Bahkridal, il vampiro padrone di Xammux, stava attendendo lo scontro finale.
Insieme a lui un cavaliere non morto ed una emanazione della stanza di Sammaster: un antico albero elfico corrotto dalla energia della Camera del Tempo.
Lo scontro è stato epico e più volte Athalan, Lyuch e Haran sono stati lacerati e intossicati  dalle spine venefiche.
Ma alla fine anche il vampiro è stato elettrificato dai lampi druidici, il cavaliere abbattuto e l’entità vegetale distrutta da un fuoco eldritch stregonesco.
Superando l’ultima porta che era riportata nella tappezzeria della stanza del braciere sono entrati al cospetto di un complesso motore magico che teneva “vivo” l’intero mondo-tasca.
Distrutto il meccanismo, il mondo si è fermato.

Tornando a Silverymoon i personaggi si sono riposati e lamentati dell’ingiusta sorte che faceva loro scarsi possessori di oggetti in grado di difenderli dai nemici.
Mentre però alcuni di loro si lamentavano negli angoli delle taverne, inascoltati per lo più, Athalon ha iniziato ad informarsi del suo “nuovo” mondo. Infatti Athalon era stato incontrato nella torre di Xammux in seguito ad un rituale di teletrasporto che aveva mal funzionato 100 anni prima.
Athalon ha così scoperto sia le bellezze della città in cui elfi e umani vivono insieme sia i dolori di un posto in cui costantemente forze esterne, orchi e maghi di Netheril, pianificano la sua distruzione.
In passato nella vicina città mercantile di Everlund esisteva una torre dedicata ad un gruppo che attivamente combatteva i Maghi di Netheril, gli Arpisti.
Tale organizzazione, ormai scomparsa successivamente alla Peste Magica, è stata dimenticata ma pare che un illuminato bardo nell’avamposto di Forte Olostin conosca delle storie che la riguardano.
Il gruppo quindi ha recuperato Lyuch dalla taverna e hanno deciso di viaggiare fino a Forte Olostin.
Durante il viaggio hanno avvistato troll che mangiavano un cavallo di uno sfortunato messaggero ed una casa bruciata con resti di piccoli umani al suo interno.
Arrivati a Olostin il forte sembrava abbandonato ma dopo aver battuto forte alle porte un soldato ha avvertito i personaggi che c’era un’epidemia di malaria all’interno e quindi non potevano far entrare nessuno.

Share
Pubblicato in sammaster, troll | Contrassegnato | Commenti disabilitati su La camera viene chiusa