La spedizione

Verbale di John Norris, ispettore a Newyork.
Stanco del mio solito tran tran sono stato convinto a prendermi un anno sabbatico ed ad unirmi ad una spedizione verso l’antartico, verso l’ignoto.
La spedizione che sta per partire si chiama Starkweather Morris Expedition e parte dove fallì 3 anni fa nel 1930 la Arkham Expedition.
La vecchia spedizione fu un fallimento perché ben 12 persone su 20 morirono in seguito ad una tempesta di neve e con questa nuova si cerca di rimediare dove la precedente non riuscì: vogliono recuperare alcuni manufatti e riportare a casa le salme dei poveri sventurati.
Questa spedizione è all’insegna della società: grossi investimenti (tra cui una parte del nostro amico Dott. Tyler che si è fatto conoscere con i suoi libri sulle antiche civiltà messicane), molta stampa e molto molto glamour.
Tutti i membri della spedizione sono sulla bocca di tutti e basta un’indiscrezione che qui a New York nel giro di poche ore esca un’edizione straordinaria che riporta le ultime novità sulla spedizione dell’antartide.

In questi giorni che ci separano dalla partenza abbiamo conosciuti i capi della spedizione (ovvero i finanzieri): Starkweather e Moore.
Il primo è molto espansivo mentre il secondo è più taciturno ma anche molto acuto.
Abbiamo anche conosciuto gli altri membri della spedizione: il fisico, l’esperto dell’antartide, il dentista che ci ha fatto una visita gratuita, i piloti degli aeroplani, il primo ufficiale della nave ed anche il capitano J.B. Douglas che siamo andati a prendere noi al porto e poi abbiamo scoperto da un litigio a porte chiuse con Starkweather che non aveva affatto l’intenzione di essere il nostro capitano.
Per adesso è tutto ma non perdiamoci le edizioni straordinarie dei nostri giornali cittadini, gente!

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