mare dentro

E’ uno dei film più intensi e belli di questi ultimi anni che qualche tempo fa  mi fece scoprire nella sua migliore interpretazione di sempre Javier Bardem.

E’ una visione non facile perchè l’argomento è molto delicato e toccante riguardando l’eutanasia ma è trattato con tanta maestria da rimanere una pietra miliare della cinematografia d’autore.
Una visione commovente ed intensa che rimarrà a lungo impressa nello spettatore.

il mai nato

Mai visto copiare così a piene mani dagli altri come in questo “Mai Nato”.
Il film è un incrocio tra esorcista e ghost movie in cui a causa della scarsità di idee si copiano intere scene da altri film: ad esempio il prete di colore “indemoniato” sembra preso pari pari da 28 giorni dopo nella scena della chiesa con il prete “rabbioso”.
L’intera vicenda è noioso, già vista e non aggiunge alcunchè alla miriade di filmucci horror di questa genia.

Codice genesi

Film con attori bravi ma dall’esito scarso a causa di una storia a dir poco ridicola.
La storia è  una sorta di spot alla religione cristiana in ambito post nucleare il che si sposa male con l’ “ambientazione”: cannibali poverosi apocalittici contro predicatori abilissimi nel maneggioare pericolosi maceti.
Sembra quasi la trama di un trash movie ma non è così.
Anzi lo è.

Harry Potter e i doni della morte parte 2

Mentre la parte iniziale di questo film l’avevo trovata noiosa ed inutile questo ultimissimo capitolo di Harry Potter è ben fatto e da sfogo a tutte le vicende rimaste in sospeso per tutti questi anni.
Avevo letto il libro e devo ammettere che mentre la prima parte è probabilmente il più malriuscito di tutta la serie quest’ultima è notevole e rende onore alla bellissima saga del maghetto più amata di tutti i tempi.
Il combattimento che occupa 2/3 del film è ben fatto, come un coro maestoso di tutti i personaggi della serie dai minori ai maggiori che interagiscono sullo sfondo mentre in primo piano si consuma la battaglia tra voi sapete chi e Harry Potter.
Notevole.

Ken il guerriero la leggenda del vero salvatore



Ammetto di essere andato a vederlo al cinema insieme a due amici ed eravamo gli unici spettatori.
Purtroppo da giovine Ken il guerriero è sempre stato il mio cartone animato giapponese preferito e grazie a questa scusa a 37 anni suonati lo vado ancora a vedere al cinema.

Questo quinto OAV sul guerriero dell’orsa maggiore è ben fatto anche se il tratto e la qualità del film di animazione non è all’altezza dei prodotti destinati normalmente al cinema per cui si intuisce che nasce per la visione domestica e non per quella cinematografica.

Tolto questo ho apprezzato la storia originale che narra degli eventi subito dopo la sconfitta subita da parte di Shin che ha rubato Julia e inflitto le cicatrici a forma di orsa maggiore.

Ci sono personaggi nuovi, per la prima volta alcuni sono anche buffi e la storia non è eccelsa ma apprezzabile. C’è anche un certo pathos crescente fino a quando l’ira di Ken si manifesta con la sua “colonna sonora” peculiare che è un marchio di fabbrica.
Notevole anche per il colpo di scena, alla Harmony, durante i primi minuti del lungometraggio.

La casa dalle finestre che ridono

Visto e rivisto più volte è considerato un capolavoro dell’Horror.
A parer del suo regista è un buon film che ha un finale eccellente. Effettivamente l’efficacia de “La casa delle finestra che ridono” è interamente dovuta al quarto d’ora finale in cui si trasforma un thriller originale dal sapore “ferrarese” in un terrificante incubo con grande colpo di scena che gela lo spettatore.
A me sinceramente piace tutto del film: le atmosfere, i dialoghi e l’idea originale di ambientare un horror in un ambiente così “innocuo” come i dintorni campagnoli di Ferrara.
Ogni tanto lo vedo e lo faccio vedere e rivedere ai miei amici. E’ bello vederli sobbalzare … e se volete sciuparvi il finale ecco le ultime 2 scene del film.


127 ore

Da un regista della fibra di Danny Boyle mi aspetto molto e questo film anche se dignitoso mi ha deluso perché non è a livello di altri suoi lavori.
In questo periodo vanno “di moda” i film mono location/actor (tipo Buried per intendersi) però hanno il grande difetto che ci vuole un registra strepitoso o si rischia di annoiare a morte lo spettatore che si ritrova con un unico attore nello stesso posto per circa 90 minuti.
Il che è piuttosto noioso.
Questo Boyle avrebbe potuto fare di meglio ma purtroppo è riuscito ad annoiarmi.

L’aereo più pazzo del mondo

Come al solito guardare un film che da piccolo hai visto e rivisto è sempre traumatico perchè sembra meno bello.
Ovviamente però il film era e rimane sacro perchè ha inventato il genere demenziale e alcune scenette sono veramente deliziose.

Le 5 giornate

Strano film di Dario Argento che questa volta non è un horror ma ripercuote le vicende delle 5 giornate di Milano.
Tra il cast figura Adriano Celentano non un malvagio attore in questo film che tratta con varie tinte le drammatiche vicende della liberazione della città: si passa da scene comiche quasi grottesche a vicende forti e violente come in un quadro in cui si riconoscono i tocchi di vari artisti e questo è un bene.

Alla fine è stata una visione piacevole e insolita di questo regista conosciuto praticamente solo per il suo gusto “sadico”.

The happening "E venne il giorno"

Come sempre M. Night Shyamalan ci prepara a visioni di film  particolari basati su punti di partenza molto originali e  che spesso si sciupano sul finale.
Poi qualche volta, come nel Sesto Senso invece il finale grandioso rende un film interessante un capolavoro.
Purtroppo questa volta, malgrado un inizio veramente efficace che ci mostra il preludio all’Happening il film inizia a rallentare e verso il finale addirittura arranca divenendo piuttosto moscetto.
E’ un peccato perché a differenza di altri film quali The Village o Signs che non mi sono affatto piaciuti questa volta la pellicola era iniziata in maniera accattivante senza dover ricorrere a complessi effetti speciali: è bastato solamente mostrare gli alberi mossi dal vento per creare una terribile inquietudine.
Di questi tempo in cui se non hai effetti digitalizzati 3D non esci neppure a comprare le sigarette non è cosa da poco.