Bel film di Altman: un inconsueto western in cui viene sbattuta in faccia la triste realtà della mitizzata epoca della colonizzazione dell’America.
Ci sono pistoleri, killer ma miscelati con sapienza e realismo storico. Il filo conduttore è la creazione di un piccolo paese, asse su asse, tugurio su tugurio, bordello su bordello.
Tutto questo è tenuto insieme da un ex pistolero, un bravissimo Warren Beatty, non un pistolero alla Clint Eastwood senza paura ed infallibile, ma con le sue paure e le sue insicurezze.
Insomma un gran bel film.
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Saw V
Ed anche questa è fatta: sono riuscito a vedere tutti gli “enigmisti; stavo giust’appunto festeggiando quando al cinema ho visto il trailer del sesto capitolo …
Venendo a noi questo quinto episodio è dignitoso anche se niente di essenziale. E’ carina l’idea per cui, ad ogni nuovo film sull’assassino seriale “creativo”, si crei un prequel parallelo in cui mentre si svolgevano gli eventi precedenti qualcosa che spiegava il nuovo capitolo stava accadendo.
Tolto questo siamo sempre di fronte a un massacro dopo l’altro in cui quello che accade è il seguente:
a) per ogni protagonista del capitolo precedente
b) scegli uno che sarà l’enigmista e ammazza gli altri
Amore e guerra
Spettacoloso film di Woody Allen dei tempi “demenziali”, ironica parodia dei drammoni russi, brillante ed intelligente come i migliori suoi film.
Adoro vedere e rivedere questo film, la meravigliosa Diane Keaton dei tempi d’oro è bravissima e probabilmente qui è la sua migliore interpretazione.
E’ uno dei miei film preferiti del grande cineasta.
La città verrà distrutta all’alba
Remake più che discreto infatti a me è piaciuto più dell’originale.
Sinceramente ero sicuro che avrei visto una boiata e quando, man mano che procedevo nella visione, notavo che non solo la qualità non scadeva ma assistevo a scene ben costruite ed alcune veramente efficaci (come l’aggressione durante l’autolavaggio – decisamente originale – ) ho iniziato ad appassionarmi.
Il merito di questo film è riuscire a far vedere “la solita roba zombie” però con un pizzico di originalità rispetto a questo argomento ormai divenuto un “classico”. Elenco in ordine sparso le cose che mi sono piaciute:
a) si segue il canovaccio ‘zombie’ anche se in realtà non lo sono: tutti infetti, un protagonista è infettato, finale non troppo rassicurante
b) scene nuove: stesse ambientazione della città “condannata” ma le location delle varie scene sono rivisitate in modo nuovo, vedi: aggressione all’obitorio, uomo con forcone, scena di lotta intorno alla motrice.
c) adoro i film di zombie
La prima missione
Che film di Jackie Chan è un film in cui per l’80% si vede il cooprotagonista cimentarsi in gag sgangherate senza senso e solo per il restante tempo il maestro di arti marziali battere qualche cattivo?
Mi sento profondamente deluso e amareggiato, ancora non riesco a calarmi nello stile orientale di alcuni filoni di film di intrattenimento per cui non sono in grado di dare un giudizio obiettivo.
Pessiom film, recitato malissimo e con scene veramente ridicole.
9
Lungometraggio di animazione computerizzata, ineccepibile dal punto di vista tecnico e godibile, ma non troppo, dal punto di vista della storia.
Infatti mentre è uno spettacolo per l’ambientazione, la realizzazione e la scelta delle riprese la trama è un pochetto tirata via senza una grande motivazione per dare il via agli eventi.
Innanzi tutto malgrado un buon quarto d’ora la storia prende il via con una azione del protagonista che oserei definire proprio una “coglionata”, nessuno avrebbe fatto un gesto tale e quindi la storia avrebbe potuto tranquillamente finire dopo un quindici minuti.
Secondo la trama si regge poco, e il motivo finale per utilizzare l’elemento “risolutore” è proprio gratuito e poco “naturale”.
Revolutionary Road
Questa storia è originale e presentata in maniera molto efficace: si parla di cose quotidiane, non di grandi temi ma di problematiche legate alla vita e da cosa ci si aspetta da essa.
E’ un tema complesso e viene presentato in modo maturo dal regista di “American Beauty” con ottimi attori ormai giunti all’apice della loro carriera e delle loro capacità professionali: Kate Winslet e Leonardo Di Caprio. Sono ben lontani gli anni dei loro esordi da romanticismo giovanile in “Titanic”…
Ghostwriter
Ritorno di Roman Polanski con un film di intrigo politico investigativo.
Ben girato e con uno stile sobrio non è però riuscito a suscitare in me un forte sentimento come molti altri lavori del grande regista anche se non riesco a trovare grandi difetti: attori molto bravi, atmosfere ed ambientazioni molto grigie e impersonali rendono ‘particolare’ l’ambientazione.
Forse non mi è piaciuto perchè al momento della risoluzione dell’intreccio chiunque avrebbe potuto essere il cospiratore.
Il mio west
Questo film è come un dolce con tanti canditi ma con un cattivo impasto.
I canditi sono gli interpreti per metà stranieri e bravissimi, l’altra metà italiani e meno bravi.
L’impasto è come Veronesi ha messo insieme le cose in modo totalmente sbagliato creando un risultato stranissimo: grandi nomi come Harvey Keitel, David Bowie ed altri caratteristi stranieri molto bravi insieme a Leonardo Pieraccioni.
Per l’amor del cielo non odio il simpatico comico fiorentino ma in un film western con pistoleri e attoroni stona davvero sopratutto con le sue battutine alla “pieraccioni”.
Oltre alla cattiva “amalgama” dell’impasto peggiorano parecchio il film i pessimi dialoghi e la storia totalmente inconcludente.
Happy family
Dopo il precedente “Come Dio comanda” finalmente un film in cui si può tirare un sospiro di sollievo.
Accusato di essere la solita comicità legata al quarantenne che non sa se essere un uomo o ancora un ragazzino invece a mio parere questa pellicola è un’ottimo esempio di film leggero fatto con stile e sapienza registica.
Salvatores è molto attento nei particolari, sia con riferimenti ai propri inizi grazie al personaggio di Abatantuomo, sia con i temi propri della commedia all’italiana: nonna rincitrullita, cenona con famiglia proveniente da ceti sociali differenti con tutte le scenette che ne scaturiscono.
Un film spensierato da vedere sopratutto se poco prima hanno sfondato il vetro della punto per incularti il navigatore che non c’era nella auto (tò!).









