Il pipistrello curioso

Dopo aver salito una montagna fatta di quella materia buia che compone il “mondo tasca” i personaggi scendono in una distesa percorsa da una terra nera con crepe. Durante la traversata vedono un gruppo di Brilliet – una sorta di scoiattoli con sei gambe, denti affilatissimi – che si dirigono verso di loro e … li superano continuando a scappare. Dietro di loro Alf, mentre recupera un coltello lanciato poco prima, vede avvicinarsi un pipistrello fatto di “buio” e Giorgio il francescano lo ammalia facendoselo amico.

Il pipistrello quindi si aggiunge al gruppo e tutti insieme proseguono nella grandissima desolazione per arrivare ad un lago fatto di nero inchiostro. Quando il pipistrello si tuffa nelle acque si accorgono che qualcosa si muovo là sotto, qualcosa di minaccioso ma non troppo pericoloso per il loro nuovo compagno il quale torna fuori dalle acque indenne.

Il gruppo decide di restare sulle rive del fiume per riposarsi.

Di notte, durante il turno di guardia, il templare si accorge di due figure al limitare del raggio di illuminazione del fuoco da campo. Le figure sono due uomini nudi di carnagione chiara che immediatamente balzano sul guerriero gridando e svegliando gli altri.

Durante la lotta le due creature non fanno altro che urlare fino a che tutti insieme non li mettono a tacere.

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La casa dai pomi di ottone

Hinata si è dedicata allo studio della scuola di guarigione e si è diretta nella nazione di Cardiel per apprendere dai maghi che vivono nella capitale Calder.

Ovviamente con Hinata sono venuti anche Giorgio, Alf, Leonida ed Athor.

Giunti alla locanda delle Sette Ombre sono venuti a conoscenza di un premio di 8000 pezzi di bronzo per il recupero di una certa eredità. Il committente sono una famiglia di contadini che vivono in una comunità non molto lontana, Collina Sottile, a circa 60 miglia da Calder.

Una volta partiti hanno evitato una terribile tempesta grazie all’acume di Leonida che ha previsto il temporale molto prima che si abbattesse sugli avventurieri permettendo un riparo dalle intemperie e, sopratutto, dai fulmini attirati dal metallizato Athor.

Il mattino dopo si sono incamminati ancora sotto la pioggia e sempre grazie al sesto senso di Leonida hanno evitato un allagamento. La sera si sono riscaldati al fuoco per essere raggiunti da un bardo di noma Mazuka che li ha deliziati con la storia di un vampiro di nome Mora che aveva distrutto la confraternita di templari della città di Craine in Megalos: il racconto era reso avvincente dalle illusioni che aggiungeva alla storia. Alla fine della narrazione è scomparso e con lui anche l’armatura di cuoio incustodita di Athor.

Nel tardo pomeriggio del giorno successivo sono arrivati dinanzi ad un ponte sul fiume Sayke, spazzato dall’acqua ingrossata dai temporali.

Quando Alf con la corda magica di Leonida si è avventurato sul ponte semisommerso dal fiume è stato spazzato via dalla corrente e solo prima di perdere i sensi è riuscito a mettere la testa fuori dall’acqua e raggiungere la riva.

Una volta che il gruppo si è organizzato meglio sono riusciti a superare la soglia ed a raggiungere così la casa dei contadini Oinet e Nazru che hanno raccontato di un loro parente mezzo mago di nome Riyan che aveva lasciato loro in eredità un Saminota una specie di scoiattolo a 6 zampe con file di denti molto accuminate e con doti di replicare frasi che erano state “impiantate” da giovane. La frase che ripeteva in continuazione è ‘Entra nel portale diritto” inoltre sul collarino riporta scritto “restituire per ricompensa – Brillet, riportami nella mia origine”.

Oinet ha dato il “compito” di ricercare nella casa del bislacco zio una sorta di qualsiasi tipo di eredità in modo da ricevere gli 8000 pezzi di bronzo (se il tesoro ritrovato è superiore a quel valore, ovviamente).

Raggiunta la casa id Riyan hanno dovuto corrompere con 50 pezzi di bronzo la sorella racchia di Oinet ed esplorando la casa da cima a fondo hanno trovato uno sgabuzzino con un pomello di ottone “magico”. Toccando la parete questa si è ritirata dando origine ad uno stretto passaggio che ha portato il gruppo in una specie di enorme caverna buia.

Grazie alla vista acuta di Alf ed alle magie di luce perenne di Leonida sono riusciti a vedere questa “enorme caverna” non prima di essere attaccati da una specie di piccola tigre d’ombra ed una coppia di scorpioni giganti oscuri. La prima bestia è stata messa in fuga grazie ad un colpo di spada da maestro di Athor. Gli scorpioni dall’arco composito di Athor e dalla pietrificazione Leonidesca.

Sconfitti i poco ospitali autoctoni si sono diretti verso la parete di pietra oscura che si innalza per svariate centinaia di metri …

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Il silenzio degli innocenti

Dopo aver aspettato la carovana di Halmaro a Tatsori ed avendo nell’ordine:

  • fermato una attività criminale familiare di vendita di una fantomatica Spada di Bonoro evento che si è concluso con metà party addormentato mentre Alf pugnalava alle reni il servitore del finto mercante che li aveva drogati con il te
  • cercato di sbrigare alcune faccende di Farvaro da parte di Giorgio che ha saputo contrattare ma poi ha scelto la merce meno preziosa

il gruppo si è riunito alla carovana (ed Alf ha intrecciato loschi rapporti con Katsaya moglie di Halmaro consegnandole un plico sigillato) ed hanno compiuto missioni minori

  • consegnato un cammello di razza come dono di nozze a una figlia di un capo tribù nomade, dono che con una strana usanza è stato da principio deriso dal padre della sposa.
  • fatto da mediatori durante un riscatto ai danni (?) di Kira, la promessa sposa che poi ha fatto gli occhi dolci a Athor per poi scappare con un cammelliere

In seguito alla fuga della sposa la carovana si è fermata in una abbazia in cui ha fatto la conoscenza di Riana una figlia illegittima di Halmaro (con una delle mogli e sorella di Tsorvano) subito elevata a rango di “nuova” promessa sposa.

Il compito dei personaggi è stato quello di proteggere la giovane donna ma purtroppo Katsaya ci ha messo lo zampino: ha architettato un assassinio nottetempo assoldando tra i suoi ranghi Alf.

Ad insaputa del gruppo il ladro ha fatto allontanare tutto il gruppo dopo aver drogato Riana e durante l’assalto degli uomini di Katsaya ha tolto la vita alla sventurata e poi si è procurato delle ferite per fingere di averla difesa strenuamente.

Come risultato il matrimonio non si è fatto e il gruppo è tornato a casa.

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Cuzco

Gli eroi sono giunti a Londra ove sono stati presentati al Nobile ordine dell’elica d’argento fondato da sua Maestà nel dopoguerra.

Hanno conosciuto il Capitano Flint (un colosso di pietra focaia), Carnifex ed hanno ritrovato la loro sponsor “La Signora in Nero”. Durante il colloquio hanno scoperto che sono stati scelti per effettuare una serie di missioni in “incognito” per sventare un gruppo terroristico chiamato pugno intrecciato.

Il pugno intrecciato è un gruppo di jocker/assi che compie terrorismo per far conoscere i problemi legati alla mutazione genetica successiva al giorno dei Jocker. In particolare hanno dichiarato di essere in possesso di un genoma mutante in grado di riprodurre su vasta scala gli effetti mutogeni che accaddero a New York nel anni quaranta.

La loro prima missione consiste nello sventare un gruppo terroristico legato al pugno intrecciato con sede nella città di Macchu Picchu in Perù e per questo hanno viaggiato in aereo fino in messico facendo la conoscenza di altri jocker tra cui Maverik Morben .

Durante il viaggio hanno usato come copertura l’appartenenza ad una società di assi adolescenti nota come fraternità psi psi psi accusata di acismo dai media e caratterizzata dal razzismo verso i jocker e le donne. Purtroppo in aereo vi erano dei veri membri della fratellanza psi psi psi e si sono creati attimi di tensione fino a che George Webber non ha sbraitato contro di loro intimorendoli.

Una volta giunti a Cuzco hanno assistito ad un rito pagano in cui una sacerdotessa offriva la droga alle vergini provocando il delirio oppiaceo a tutti i proseliti. Lo stesso Maverik ha ricevuto una foglia di coca ed è andato in estasi.

 

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La tempesta di sabbia

Quando Orlowitz si è aggiunto ai candidati per la carovana è stato scelto senza grosse difficoltà.

Per Giorgio è stato tutto molto complicato.

Angela è stata scelta come serva personale di Katsaya una delle mogli di Halmaro ma sopratutto mamma di Kira, la sposa. A questo punto Giorgio si è sentito crollare la terra sotto i piedi senza poter accompagnare la sua protetta. Con l’aiuto di Alf che si è procurato un profondo taglio ha mostrato davanti a testimoni le sue doti di curatori ed inoltre dando sfoggio di capacità diplomatiche ha dimostrato come la figura di un mentore fosse indispensabile per una bambina che era chiamata a servire la moglie del sovrano per tutto il viaggio.

Fatto questo i personaggi sono stati tutti assoldati con l’eccezione di Athor che però ha deciso di seguire il gruppo a distanza e quindi le nuove guardie hanno fatto conoscenza del giagante nero: Tsorano braccio destro di Halmaro e responsabile delle guardie del corpo.

Egli ha preparato il gruppo spiegando che un’avanscoperta di 30 uomini tra cui loro avrebbe fatto il viaggio verso la prima tappa in linea diretta accorciando il cammino e agendo come avanscoperta fino alla città di Tatsori sotto gli ordini di Farvaro.

Non appena il viaggio è iniziato Farvaro si è mostrato poco dotato di leadership e quando una tempesta di sabbia si è abbattuta sul gruppo non è stato di nessun aiuto. Grazie all’abilità dei personaggi e dei cammellieri si è riusciti a minimizzare i danni ottenendo solo un giorno di ritardo sulla tabella di marcia.

 

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Il Supremo Ordine dell’Elica d’Argento.

Un giorno l’investigare Potter bussa alla casa dei nostri super amici per presentare Joann Jefferson conosciuta anche come la Dama in Nero. Ella è membro del supremo ordine dell’elica d’argento che ospita gli Assi in Inghilterra.

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C’è bisogno di super forza lavoro e quindi c’è bisogno di loro.

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Il colloquio

Giunti nella locanda la Barba dell’usurpatore nel  piccolo centro di Khedris  sul grande deserto,  gli eroi si sono incontrati tutti nuovamente insieme: Giorgio, Alfredo, Orlowitz,  Hinata e Athor. Quest’ultimo ha iniziato subito a sentirsi a disagio in una comunità a maggioranza musulmana e si è chiuso un “religioso” silenzio.

L’indomani il clima si è acceso con l’arrivo di Halmaro e la sua enorme carovana: quaranta carri, duecento cammelli, ed un centinaio di persone al seguito. Sono iniziati i colloqui per ammettere gli avventurieri al seguito del grande rosso.

Alfredo si è distinto nel lancio del coltello mentre Hinata è riuscita a malapena a guadagnarsi un posto nelle cucine grazie alla magia illusoria di Giorgio che ha fatto fallire il suo avversario mischiando nella sua testa gli ingredienti.

Più divertente è stato lo schivo templare Athor poichè pur di farlo partecipare Alf ha dato origine ad una rissa inserendo un paio di dita nel sedere di una delle guardie della carovana per poi far ricadere la colpa sul cavaliere. La rissa si è consumata a cazzotti fino a che un colosso ha posto fine al combattimente ma ha bocciato la presenza di Athor nella carovana. Evidentemente Halmaro si fida del giudizio del gigante.

Giorgio invece ha fallito tutte le prove: da quelle come cuoco a quelle come guaritore.

 

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Il viaggio

Dopo aver ripreso le energie Orlowitz e Atmor hanno intrapreso il viaggio per avvertire gli antichi alleati di Forte Deviant  del pericolo relativo alla presenza degli orchetti. Dopo aver viaggiato per un giorno a cavallo hanno dovuto proseguire a piedi nella foresta

SenzanomeEsplorandola si sono imbattuti in Lyondel, leader degli elfi, mentre lui ed un compagno erano aggrediti da due Hobgoblin. Combattendo hanno salvato la coppia (grazie alla mezza armatura di Atmor) e sono stati accolti dalla loro comunità rimediando una guida fino ai confini della loro terra e qualche giorno di cibo.

Arrivati a Sterling hanno fatto qualche rifornimento fino al deserto ove, viaggiando di notte, sono riusciti in meno di una settimana a giungere ad avvistare Castello Deviant.

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Orchi?

Sono passate alcune settimane da quando la faccenda di Mora si è conclusa con la restituzione del bastone magico della scomparsa maga bianca. I personaggi sono inquieti, nei vicoli strani sussurri che parlano di vendetta. E’ l’ora di cambiare aria.

Nelle giornate della ricerca del Dito di Mora Alfredo Benedettino aveva sentito di una offerta di lavoro al di là del Grande Deserto una scorta per una enorme carovana che in estate sarebbe partita per un viaggio nuziale con l’enorme entourage di domestici, servi e guardie del corpo.

Una scusa per togliersi dalle chiacchiere, dalle attenzioni non richieste.

E così Alfredo Benedettino, Leonida Orlowitz e Atmor sono partiti per attraversare il regno di Caithness.

SenzanomeCaithless è una terra di estati piacevoli e inverni difficili. La vista e ricoperta di distese, foreste ingarbugliate e timide colline. La magia qui è indebolita e quindi si è diffusa poco, nella maggior parte del territorio ci si difende con l’acciaio non con l’incantamento per questo il cavaliere è la macchina da guerra definitiva. Il territorio è costellato di castelli che rammentano giorni più violenti ma solo i ricchi e i potenti, insieme ai loro servitori, ci vivono mentre gli altri consumano le loro vite all’ombra  delle mura dei castelli oppure nei villaggi o nelle fattorie. Per ogni centro urbano c’è un “protettore”, un lord o un barone, che giurano fedeltà al giovane Re Conall VI di Caithless o almeno al suo reggente visto che il re ha appena 3 anni. Non esiste un esercito centrale: ogni Lord comanda gruppi di cavalieri e di guardie e in caso di bisogno può formare un esercito di uomini abili.

Una volta arrivati a Durham hanno usufruito della ospitalità di Lord Peredur  e della figlia Bronwyn

Senzanome

riposando nel loro castello ma durante la notte, inspiegabilmente, sono stati svegliati da grida e da rumori di battaglia. Alzati in fretta sono stati informati dai servitori e dalle poche guardie (a causa di un torneo nelle vicinanze) della presenza di orchetti dentro le mura. Una violenta battaglia è subito scaturita in cui gli eroi, il lord stesso e sua figlia hanno cercato di porre freno a questa invasione. Durante la battaglia Bronwyn è stata prelevata da un gruppo di 4 orchi ma la magia di Orlowiz li ha “intontiti” mentre fuggivano fuori dalle mura di Durham e sono riusciti a ricondurla a casa sua.

L’indomani un Perendur con un’energia inconsueta per i suoi 80 anni ha chiesto ai personaggi di andare verso il castello di Defiant da Lord Kiren per chiedere un’aiuto contro questa improvvisa comparsi di orchi in Caithless. Se i personaggi compiranno con dovizia il loro compito verranno investiti … cavalieri.

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Hellraiser

Quando gli eroi si sono incontrati nella vecchia scuola abbandonata, oltre ad i quaranta ladroni sono arrivati anche i malvagi Hellraiser. Oltre al diavolo, all’enorme robot ed il licantropo c’era anche una donna da un braccio avizzito che teneva prigioniero Frankeinstein.

Gli Hellraiser hanno cercato di portare i personaggi dalla loro parte, rilasciando anche il loro amico ma quando hanno tutti energicamente rifiutato più volte è inizato un terribile scontro.

Grazie alla tecnologia sonica ed ai poteri mentali uno a uno gli Hellraiser sono caduti.

 

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